Bondo, la prossima settimana lavori di sgombero anche di notte

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Bondo, dopo la seconda colata di fango e detriti (mattia capezzoli/rsi) / Immagine da: www.rsi.ch

A partire da mercoledì si lavorerà 20 ore al giorno, cioè anche di notte, per sgomberare il bacino di ritenzione di Bondo in Val Bregaglia. Da martedì verranno pure ripulite le case della frazione di Spino, che in parte sono state colpite duramente dalla grande colata detritica del 31 agosto, succeduta alla prima scesa fino al piano il 23 dal Pizzo Cengalo lungo la Val Bondasca.

L’installazione di un sistema di allarme supplementare – informa in una nota diramata oggi il Comune di Bregaglia – garantisce da questa settimana l’invio dell’allarme di colata detritica anche di notte, permettendo un tempo d’evacuazione di quattro minuti nella zona di Bondo. Questo miglioramento del sistema di allarme lunedì scorso ha permesso la revoca della chiusura notturna della strada di transito e rende ora possibile il lavoro notturno nel bacino di ritenzione.

Ad inizio settimana le unità dell’esercito installeranno un sistema di illuminazione nel bacino di ritenzione e nei due depositi. A partire da mercoledì i lavori di sgombero potranno così svolgersi dalle cinque di mattina fino all’una di notte, scrive il Comune, chiedendo comprensione alla popolazione per il disturbo causato da luci e rumore. Questo lavoro a turni dovrebbe protrarsi per alcune settimane, ha detto all’ats Christian Gartmann, portavoce del Comune.

Già da martedì, gli specialisti del Comune, della Protezione civile e dell’esercito, inizieranno a sgomberare anche le case nella frazione di Spino. In alcuni casi i locali sotterranei ed i pianterreni sono pieni di detriti fino al soffitto.

Si tratta delle prime case nella zona colpita in cui possano cominciare i lavori di ripristino, afferma Gartmann. Fino a nuovo avviso le circa 140 persone sfollate dal villaggio di Bondo e dalle due piccole frazioni di Spino e da Sottoponte sul versante destro della Maira (o Mera) non potranno tornare alle loro case.

Di una fine dell’evacuazione – aggiunge Gartmann – si potrà parlare soltanto quando saranno sgomberati il bacino di ritenzione e il letto della Maira per fare posto a eventuali nuove colate di fango e detriti che dovessero arrivare fino a valle.

Il sistema di allarme automatico per le colate detritiche a Bondo, Spino e Sottoponte, come pure sulla vecchia strada cantonale, deve essere controllato regolarmente. A partire dalla settimana prossima, ogni mercoledì alle 13.30, verrà quindi fatto scattare un allarme di prova per verificare le sirene e le luci segnaletiche. Al termine della prova del sistema di allarme la popolazione evacuata verrà informata tramite un SMS.


ATS