Sabato sera, presso il deposito della Ferrovia Retica, si è tenuto l’aperitivo culturale organizzato dalla Commissione per la promozione della cultura del Comune di Poschiavo e a cui erano invitati vari politici del Comune e della Regione, unitamente a tutta la popolazione.
Uno spazio inusuale per un aperitivo culturale, quello scelto dalla Commissione per la promozione della cultura, ma fatto consapevolmente, un po’ per provocazione e un po’ perché può essere visto come una metafora. All’interno di un deposito i treni vengono riparati, puliti e preparati per il viaggio; così come i treni, pure la cultura necessita di accudimento e attenzioni continue, perché essa possa affrontare nuove sfide e trascinare sempre più gente. Provocazione, invece, perché a Poschiavo manca uno spazio dedicato alla cultura e, anche se tanto discusso, un centro culturale è ancora lungi dall’essere realizzato.
La serata, presentata dai membri della Commissione per la promozione della cultura, è stata un susseguirsi di riflessioni e brevi intermezzi di danza, canto e letture. Presenti erano giovani valposchiavini “produttori di cultura”: la ballerina Milena Crameri, Fabio Pola con il Coro 8 voci e Daniele Isepponi, che ha letto un testo riguardante la ferrovia di Felice Menghini. Un esempio importante di cultura che vive, giovani che con il loro talento portano una ventata d’aria fresca nella società.
L’obiettivo principale della serata era quello di far comprendere l’importanza vitale della cultura in una società. “Cultura è anche consolazione nei tempi duri, nei momenti dolorosi, Cultura è anche aver qualcuno che ti canta a un funerale, o un pezzo d’organo che aiuta ad accompagnare. Ma se questa cosa non la si coltiva, non sarà disponibile nei tempi grami, quando davvero sarà necessaria”; queste le parole di Daniele Finzi Pasca (artista, attore, regista e coreografo) che fanno comprendere la necessità di non tagliare i fondi alla cultura anche in tempo di crisi. Lo diceva anche Aristotele, come citato nel titolo, che “la cultura è un ornamento nella buona sorte ma un rifugio nell’avversa”.
Negli ultimi anni il Comune di Poschiavo ha ridotto sensibilmente questi fondi: nel 2011 il preventivo per i contributi destinati a istituzioni private era di 125’000 CHF e nel 2012 venne ridotto a 100’000 CHF. Nel 2015 un’ulteriore taglio riduceva l’importo a 90’000 CHF e nel 2016 è sceso a 81’000 CHF. Bisogna inoltre dire che gli eventi culturali in valle sono possibili solo grazie al volontariato, svolto da associazioni e privati e che i fondi servono a garantire gli strumenti necessari agli organizzatori. Una nota positiva, però, è la legge in difesa della cultura adottata dal Comune di Poschiavo e che prevede uno stanziamento, seppur limitato, in favore della cultura.
Ha poi preso parola anche il Consigliere comunale a capo del Dipartimento dell’educazione, cultura, socialità e sanità Renato Isepponi che ha ribadito l’importanza della cultura ricordando però i mezzi limitati disponibili, affermando che a breve termine la realizzazione di un centro culturale è praticamente impossibile. L’incontro si è poi concluso con un dialogo a cui hanno preso parte i politici presenti e gli invitati, continuato poi in via più confidenziale, durante l’aperitivo.
L’aperitivo culturale è stato un incontro ricco di riflessioni, da cui è emersa la voglia di continuare a far vivere la nostra cultura che, come afferma Mario Rigoni Stern in un’intervista proiettata durante la serata, “può essere anche la bellezza del tuo orto, o una bella catasta di legna, o un lavoro manuale ben fatto. Tutto questo concorre ad elevare l’uomo, è cultura da difendere, da propagare, con parole semplici così che sia raggiungibile e godibile da tutti”.
Alice Isepponi