Continuano i lavori per consentire agli abitanti di Bondo di tornare nelle proprie case: dopo la revoca dell’evacuazione della zona “verde”, ovvero quella considerata meno pericolosa, e i primi rientri nelle case il 14 ottobre, si procede a pieno ritmo con lo svuotamento del bacino di ritenzione e con il potenziamento delle opere di protezione.
Dopo la grande colata detritica del 31 agosto, 360’000 m3 di sassi, detriti e sabbia sono già stati rimossi, informa il Comune di Bregaglia in una nota odierna. Il bacino di ritenzione ed il letto del fiume Maira sono quasi completamente sgomberati. I lavori si concentrano adesso sulle opere di protezione: previsti un rafforzamento di quelle esistenti con dei grandi massi e l’ampliamento tramite nuove strutture provvisorie.
I lavori intrapresi, spiega la nota, sono una delle condizioni per poter revocare l’evacuazione di ulteriori zone a Bondo, Spino e Sottoponte.
Per procedere velocemente con i lavori prima dell’inizio dell’inverno, il 4 ottobre era stato introdotto il lavoro a due turni, dalle cinque di mattina fino all’una di notte, consentendo di rimuovere ogni giorno 15’000 m3 di materiale. È ora ora possibile, aggiunge la nota, ritornare al solo lavoro diurno a partire da mercoledì, così da ridurre i disagi per gli abitanti, continuando però a lavorare sette giorni alla settimana.
Il Comune di Bregaglia ricorda infine che l’evacuazione delle zone arancione, rossa e blu del piano d’evacuazione rimane in vigore.
Ats