Artigiani e Commercianti in visita al Molino e Pastificio SA

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Su invito dell’Associazione Artigiani e Commercianti Valposchiavo, più di una trentina di soci si sono ritrovati, il 25 ottobre scorso, nel piazzale a nord dello stabilimento “Molino e Pastificio SA” di Poschiavo, per la quarta visita guidata promossa dal sodalizio.

«Prosegue con una buona partecipazione l’offerta di visite guidate presso attività imprenditoriali valligiane, che ha avuto inizio due anni fa», ha dichiarato il presidente dell’Associazione, Daniele Misani, dando il benvenuto ai presenti. Davide Fisler, direttore dell’azienda, ha poi introdotto i visitatori con alcuni cenni storici sull’immobile, anticamente appartenente al Convento delle suore agostiniane di Poschiavo e poi rilevato da Hans Guler nella metà del XIX secolo. Samuele Fisler, nipote di Guler e bisnonno dell’attuale direttore, nel 1911 fonda la società per azioni e vicino al mulino fa costruire una piccola fabbrica per la pasta. L’idea gli venne a causa dei lavori di costruzione della linea ferroviaria del Bernina e delle centrali elettriche, che portarono in Valposchiavo migliaia di operai, e con essi la necessità di alimenti supplementari. 

Il “Molino e Pastificio” produce oggi farine di qualità e svariati tipi di pasta. I più conosciuti sono gli spaghetti di Poschiavo. Tutti i prodotti hanno conseguito la certificazione «Fait sü in Valposchiavo». Per rispondere ad una richiesta sempre maggiore, nel 2011 è stata messa in funzione la nuova linea di produzione per la pasta e nel 2013 sono stati immessi sul mercato i primi prodotti di pasta corta.

Degne di nota sono le quantità di grano macinate nello stabilimento: circa 500 tonnellate all’anno. La maggior parte di frumento e segale, usati per produrre farine, proviene dal mercato svizzero, mentre la semola o grano duro, che serve alla pastificazione, è un prodotto estero; Davide Fisler la importa da Canada e Francia. Il mais invece arrivava storicamente dall’Argentina, ma siccome negli ultimi anni vi sono stati dei problemi con alcuni residui di OGM – provenienti, sembrerebbe, da piantagioni al confine con il Brasile -, dal 2016 l’imprenditore poschiavino ha deciso di rivolgersi ad un produttore del Piemonte. Il grano saraceno è acquistato prevalentemente in Svizzera fino ad esaurimento delle scorte: eventuali carenze provengono dai Paesi dell’Europa orientale. «Tutti i grani prodotti in Svizzera o importati dall’estero – tiene a sottolineare l’imprenditore – sono sottoposti a un rigido controllo da parte delle autorità federali incaricate di vigilare sulla filiera agro-alimentare».

Negli ultimi anni, grazie all’incremento di coltivazioni di grano per farine 100% Valposchiavo, il “Molino e Pastificio” offre anche il servizio di macinazione presso il proprio stabilimento. Questo grano viene analizzato e stipato in un apposito silo fino a una quantità minima di 20 quintali. Servono infatti 150 kg di grano, per la pulitura delle macine, che non rientrano nella produzione di farine 100% Valposchiavo.

Davide Fisler possiede anche la rappresentanza “Landi” per mangimi animali a base di orzo, avena e mais, già confezionati in grandi pacchi. L’azienda è inoltre detentrice di un diritto acquisito per lo sfruttamento delle acque del torrente Poschiavino. Un tempo le macine del grano funzionavano solo con trasmissioni meccaniche, mentre oggi il mulino dispone di una moderna turbina con un generatore che produce in media 500 MW/h di corrente elettrica all’anno, garantendo, a seconda del fabbisogno, una buona autonomia ai sofisticati impianti dello stabilimento. La corrente in eccesso alimenta invece la rete comunale.

Nella fabbrica lavorano tre impiegati al 100% e un impiegato a metà tempo, nonché tre impiegate ad ore. Il confezionamento delle farine viene eseguito in modo completamente
automatizzato, mentre quello dei famosi spaghetti di Poschiavo e delle paste corte avviene ancora a mano. «Una macchina automatizzata per confezionare gli spaghetti e le altre paste mi costerebbe il doppio di quella di recente acquisto che le produce», ha commentato Davide Fisler, che spiega infine che la commercializzazione dei prodotti avviene per il momento ancora in modo tradizionale, tramite la fornitura dei clienti che gestiscono i numerosi punti vendita distribuiti in Svizzera e all’estero. Prossimamente è però prevista anche la vendita dei prodotti online sul sito web della ditta.


Achille Pola