“Bernina fly”, il progetto più visionario dell’anno

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Anche quest’anno Il Bernina ha selezionato gli eventi e intervistato alcuni personaggi valposchiavini che si sono distinti nel corso del 2017. Tra le proposte più innovative bisogna certamente annoverare il “BERNINA fly”, il progetto, ideato da Fabiola Monigatti e Gian Paolo Lardi, che vorrebbe portare una zip-line nella nostra regione.

 

Fabiola, com’è nata l’idea “BERNINA fly”?
L’idea BERNINA fly nasce da un’esperienza personale vissuta nella vicina Valtellina e più precisamente ad Albaredo (Fly Emotion), dove una fune d’acciaio collega i due versanti della valle permettendo ai partecipanti di volare appesi a un filo e di provare così una forte sensazione di libertà. Constatando il grande entusiasmo di chi ha provato il volo e l’impatto turistico più che positivo (in cinque anni Fly Emotion ha raggiunto oltre 50mila “volatori” che hanno a loro volta generato un indotto di oltre 100mila persone interessate al luogo), per noi l’idea è stata subito chiara: realizzare un’attrattiva simile alle nostre latitudini, unica nel Cantone dei Grigioni. Dopo aver verificato diverse possibili ubicazioni nel comprensorio meridionale del nostro cantone (Engadina Alta/Valposchiavo) in base a dei criteri ben precisi (pendenza, ubicazione stazioni a monte e a valle, sorvolo zone abitate, ambiente, traffico, mezzi pubblici, servizi, ecc.), la scelta è caduta sulla tratta Alp Grüm – Mota da Cavagliola, non da ultimo per la vista spettacolare del Ghiacciaio del Palü a ovest e, soprattutto, del pianoro di Cavaglia e della Valposchiavo a sud.

Ci potrebbe fare un bilancio del 2017 per quanto riguarda il progetto?
Il 2017 è stato caratterizzato da un’intensa fase di concetto, di pianificazione tecnica e finanziaria e di comunicazione. Dopo aver conferito l’incarico alla ditta Adrenaline XTreme Adventures (San Vigilio di Marebbe, Alto Adige) di eseguire uno studio di fattibilità, sono stati messi a punto un business plan e uno studio sull’impatto ambientale seguiti da diversi colloqui con i responsabili della Ferrovia Retica, le destinazioni turistiche, le autorità e gli enti pubblici coinvolti, le organizzazioni sia ambientaliste sia private come pure con i diretti interessati. L’aver ottenuto il consenso di molti ci ha spinto a continuare a credere nel progetto BERNINA fly e a esporlo alla popolazione il 30 maggio 2017, presentando nel contempo, in collaborazione con la ditta ecomunicare.ch, un sito web (www.berninafly.ch) e un pieghevole informativo bilingui (IT/DE). L’interesse mediatico è stato fortissimo, anche oltralpe.
Durante i mesi di giugno e agosto sono stati ultimati il rapporto tecnico e tutti i documenti atti a richiedere il permesso di costruzione. Inoltre, il progetto è stato ottimizzato modificando l’ubicazione della stazione a monte in cooperazione con la Ferrovia Retica e i responsabili UNESCO. Il permesso di costruzione è stato presentato alle autorità competenti alla fine di agosto 2017 con relativa esposizione pubblica a ottobre 2017. Attualmente la procedura inerente il permesso di costruzione è pendente, giacché sono stati interposti dei ricorsi.
Oltre a ciò, a partire da maggio 2017 è stata lanciata una campagna finalizzata al sostegno del progetto mediante la sottoscrizione di una manifestazione di interesse, sia per quanto riguarda l’acquisto di azioni o anche quale semplice sostenitore. Il costo dell’intero progetto ammonta a 1,2 milioni di franchi, che dovrebbero essere finanziati per un terzo da una somma a fondo perso, un terzo dal capitale azionario di una costituenda società e un terzo come prestito bancario.

Quali sono i suoi propositi per il 2018?
Ottenere il permesso di costruzione e convincere i più scettici che il progetto BERNINA fly verrà realizzato nel pieno rispetto della natura contribuendo a far conoscere la Valposchiavo e i suoi dintorni ai turisti più giovani e alla famiglie i quali, godendo anche di altre ottime offerte, torneranno a farci visita.

Pensa che il BERNINA fly possa essere definito il progetto più visionario dell’anno?
Il nuovo “Libro bianco” del Consiglio cantonale del Turismo punta tra l’altro a rilanciare l’iniziativa imprenditoriale privata. In questo senso il progetto BERNINA fly può essere definito visionario. Sicuramente è il progetto più stravagante e discusso dell’anno.


A cura di Angelica Costa