No Billag, un’iniziativa sbagliata!

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Immagine da: www.srgd.ch

“Ma che stupidata!”. Più o meno così la Consigliera federale Doris Leuthard si è espressa nell’ambito di una discussione con “promotori dell’iniziativa No Billag” tenutasi lo scorso 17 gennaio 2018 a Lucerna! Chi si confronta in modo approfondito con il contenuto dell’iniziativa sa che il popolo svizzero è chiamato a votare sull’abolizione della SSR.

È chiaro che la SSR non sarebbe più in grado di assolvere il proprio “mandato di servizio pubblico”. In caso di approvazione dell’iniziativa l’offerta mediatica nazionale e regionale ne uscirebbe fortemente danneggiata. Cosa una simile decisione significhi per il Cantone dei Grigioni con le sue varietà linguistiche non deve nemmeno essere nominato. In qualsiasi caso si tratta di un affronto contro le culture e le regioni linguistiche di tutta la Svizzera, in particolare le minoranze di lingua romancia, italiana e francese.

Oggi conosciamo ciò che abbiamo. Un servizio di informazione e una televisione di qualità, nonché delle ottime radio regionali e locali. Le affermazioni dei promotori dell’iniziativa sono infondate. Nessuno può garantire cosa succederebbe e come si svilupperebbe la radiotelevisione svizzera. Le soluzioni finora presentate sono soltanto delle speculazioni! Oggi sappiamo inoltre a quanto ammonterà il canone radiotelevisivo (a partire dal 2019 sarà ridotto a 1 franco al giorno!).

Che cosa succederebbe se l’iniziativa venisse approvata? È più che probabile che i costi per la visione dei programmi, alla fine, risulterebbero nettamente più alti. Quali sono gli interessi reali dei promotori? Sono soltanto interessi economici e personali? Dove è rimasta la solidarietà? Faccio pure molta fatica a comprendere la raccomandazione di voto favorevole all’iniziativa decisa dall’Unione grigionese delle arti e mestieri. Se poi addirittura un suo membro si permette di osservare pubblicamente che tanto “la lingua romancia scomparirà comunque, e che non sia perciò necessaria la televisione” mi chiedo veramente a che punto siamo arrivati con la già citata solidarietà e la coesione nel nostro Cantone plurilingue, costituito da molte vallate e regioni periferiche. Io sostengo in modo convinto le osservazioni del signor Hanspeter Lebrument nella Südostschweiz del 16 gennaio 2018. Lei ha colpito nel segno! Per me è fuori discussione che, in caso di un SI all’iniziativa, una valida e importante istituzione svizzera verrebbe distrutta, assieme a molte altre emittenti televisive e radiofoniche locali. Allo stesso tempo saremmo responsabili dello smantellamento di oltre 230 posti di lavoro nel solo Cantone dei Grigioni.

Non dimentichiamo che oggi, annualmente, confluiscono nei Grigioni circa 30 milioni di franchi provenienti dal canone radiotelevisivo. Come rappresentante di una minoranza linguistica e di una regione periferica che pure ha il diritto di formarsi liberamente le proprie opinioni attraverso una diffusione ampia e competente di informazioni depositerò nell’urna un convinto NO ad un’iniziativa completamente insensata e per nulla solidale.


Mario Salis, Granconsigliere e membro del Consiglio comunale UDC di St. Moritz

2 COMMENTI

  1. La Signora ha bel dire….l’iniziativa e’una “STUPIDATA”tanto LEI se ne andra’!!!
    Se penso hai cocci del momento vedi POSTAUTO!!!!
    Dipartimento della Signora che sempre sorride!!!!
    SI all’iniziativa NO BILLAG