L’intricata controversia sui rifiuti fra Poschiavo e Brusio

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Hanno suscitato perplessità le dichiarazioni di alcuni politici del Comune di Poschiavo riportate dai media a seguito della sentenza del Tribunale amministrativo cantonale del 14 dicembre scorso. Una sentenza che, come riferito in precedenti contributi apparsi anche sul nostro giornale, ha invalidato la votazione popolare del 21 maggio 2017, avvenuta in entrambi i comuni della valle, relativa al mandato per la gestione dei rifiuti alla Regione Bernina. Tali dichiarazioni insinuerebbero una mancanza di volontà, da parte del comune della bassa valle, ad armonizzare le tasse sui rifiuti.

Premettendo che in quest’ambito, fra i comuni di Poschiavo e Brusio, esiste una collaborazione di lungo corso, con mandati rinnovati a scadenze regolari fino al 31 dicembre 2015 alla vecchia Regione Valposchiavo, i nodi venuti al pettine nel corso degli ultimi anni sembravano essere sostanzialmente due: l’appalto conferito nel 2014 (con relativi strascichi legali) e il passaggio istituzionale fra la Regione Valposchiavo e la neonata Regione Bernina (RB), avvenuto il 1° gennaio 2016. Il voto invalidato dal Tribunale amministrativo cantonale, infatti, aveva l’ambizione di risolvere tutte e due le questioni. Ma a complicare ulteriormente la materia, ora è salita all’onore delle cronache anche l’armonizzazione delle tasse sui rifiuti. Poiché la matassa appare sempre più intricata, nell’intento di portare un po’ di chiarezza fra i nostri lettori, abbiamo chiesto alcune delucidazioni ai comuni e alla RB su che cosa si intendesse per tassa sui rifiuti.

In primo luogo va precisato che la gestione dei rifiuti, a livello regionale, attualmente ha un costo approssimativo di Fr. 500’000.- all’anno. Tramite la raccolta dei cosiddetti rifiuti solidi urbani (o indifferenziati), la RB riscuote una tassa sui sacchi ufficiali (da 35, 60 e 110 litri) e sui bollini per cassonetti da 800 litri, che è identica in entrambi i comuni. Questa tassa, che non è ovviamente oggetto di armonizzazione, frutta all’incirca Fr. 200’000.- all’anno. Un importo che non basta però alla RB a coprire le spese di gestione dei rifiuti. Oltre ai rifiuti solidi urbani vanno aggiunti quelli della raccolta differenziata: carta, alluminio, PET, vetro, rifiuti organici, speciali e ingombranti. Le spese non coperte dalle entrate sui sacchi ufficiali e i bollini per cassonetti sono sostenute dai due comuni, secondo una chiave di riparto che si basa su un campione di pesature effettuate regolarmente in entrambi i territori. Per far fronte a questi costi i comuni riscuotono pertanto annualmente da privati e aziende una tassa base sui rifiuti.

La gestione dei rifiuti e la fissazione delle tasse è esclusivamente di competenza comunale. Dal canto loro i comuni sono tenuti a seguire le direttive federali in materia di rifiuti, che fissano il principio di causalità (secondo cui chi inquina paga), e l’obiettivo di autofinanziamento dei costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti grazie a tasse base, senza dover ricorrere a prelevamenti dal fisco. Anche se per contenere i costi dei rifiuti entro un certo margine sono auspicabili soluzioni a livello regionale, o di cooperazione fra i comuni, dalle informazioni che siamo riusciti a racimolare presso i funzionari pubblici interpellati, non esisterebbe tuttavia alcuna legge o direttiva superiore secondo cui le tasse base debbano essere armonizzate fra comuni cooperanti, o che delegano l’incarico a un istituto terzo.

A conferma di questo fatto, abbiamo chiesto lumi all’amministrazione di due comuni della Regione Maloja (St. Moritz e Pontresina), i quali ci hanno comunicato che la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, pur essendo demandati all’Associazione per lo smaltimento dei rifiuti dell’Engadina Alta/Bregaglia (ABVO), mantiene criteri di piena autonomia nella riscossione della tassa base sui rifiuti. Il Comune di St. Moritz, ad esempio, riscuote una tassa che risponde al criterio del consumo d’acqua potabile. La tassa si compone attualmente di Fr. 360.- per ogni contatore, più Fr. 1.40 per ogni m³ d’acqua consumata (da non confondere con la tassa per l’acqua potabile). A Pontresina la tassa sui rifiuti risponde invece al criterio del valore degli immobili e si calcola basandosi sull’aliquota dello 0.7 ‰ del valore assicurato dell’immobile secondo la stima ufficiale.

Ma torniamo ai nostri due comuni di valle. A Poschiavo vi sono due tipologie di tassa sui rifiuti: la tassa per economie domestiche e monti (Fr. 80.- per persona singola, Fr. 110.- per due o più persone e Fr. 40.- per i monti) e la tassa per le aziende (Fr. 75.- + I.V.A. per ogni persona occupata al 100% pro rata temporis). La base legale per la fissazione di questa tassa è definita nella “Legge sulla gestione dei rifiuti nel Comune di Poschiavo” del 14 dicembre 1997. Anche nel Comune di Brusio la tassa sui rifiuti è di due tipi: quella per economia domestica (Fr. 81.- per persona singola o famiglia) e quella per aziende, che viene calcolata secondo categoria e numero d’impiegati. Pure in questo caso la base legale è ancorata nella “Legge sulla gestione dei rifiuti nel Comune di Brusio” del 7 dicembre 1997. Malgrado l’amministrazione di Brusio non ci abbia fornito un tariffario, grazie a un’indagine sommaria da noi eseguita possiamo dare i seguenti dati: per “negozio” o “ristorante-bar” (con circa 1-2 impiegati) si pagano Fr. 312.- + I.V.A., per “impresa tipo I” (con circa 15 impiegati) Fr. 756.- + I.V.A., per “industria III” (con circa 10-15 impiegati) Fr. 876.- + I.V.A., per “Azienda agricola” (con 2-3 impiegati) Fr. 228.- + I.V.A..

Anche se le cifre relative al Comune di Brusio vanno prese un po’ con le pinze, da un primo confronto emergerebbe un criterio molto più lineare da parte di Poschiavo, che non terrebbe conto, tuttavia, della quantità di rifiuti prodotti dai differenti tipi di attività (principio di causalità). Mentre a Brusio risulterebbe invece vigere un criterio che tiene maggiormente conto di questo principio (anche se in modo poco trasparente), che verosimilmente favorisce le grandi aziende rispetto a quelle piccole, dentro una forbice di tassazione più ristretta rispetto a quella del Comune di Poschiavo.

In base a informazioni ricevute dall’amministrazione della RB, l’idea di armonizzare le tasse è nata sei anni fa in seno agli organi della vecchia Regione Valposchiavo. Nel 2012, infatti, parallelamente all’allestimento di una statistica sui costi della raccolta e dello smaltimento/riciclaggio dei rifiuti, sono state esaminate anche le diverse tasse riscosse nei comuni di Brusio e Poschiavo. Che però, alla prova dei fatti, avrebbero sostanzialmente sempre dimostrato una piena capacità di autofinanziamento malgrado le differenti modalità di tassazione. L’idea di armonizzare le tasse sui rifiuti sembrerebbe quindi piuttosto risiedere nella volontà dei rappresentanti della vecchia Regione di equiparare privati e aziende di un’intera valle, che da molto tempo coopera in questo specifico settore.

Concludendo, qualsiasi decisione prenderanno nel prossimo futuro le autorità di Poschiavo e Brusio sulla gestione dei rifiuti, esse non potranno non tenere conto della volontà popolare manifestatasi con il voto del 21 maggio 2017. Ricordiamo a tale proposito che in quell’occasione, nel comune di Brusio il popolo si era espresso a favore di un mandato alla Regione Bernina con l’83% dei voti, mentre in quello di Poschiavo con il 57% dei voti. Inoltre, in base alle risultanze di questa nostra approssimativa inchiesta, ci risulta difficile comprendere come un’armonizzazione della tassa sui rifiuti fra i due comuni debba essere la precondizione per valutare nuovamente un incarico alla Regione Bernina, oltre l’uso improprio di una terminologia sollecitatoria rivolta al Comune di Brusio da parte dell’Esecutivo di Poschiavo.


Achille Pola

2 COMMENTI

  1. Anzitutto Grazie di cuore a Achille (logicamente anche alla Redazione de “il Bernina”), per questo articolo che spiega la situazione del rüt in parole chiare.
    Sembra essere una cosa “semplice”. Fosse anche complicatissima; una soluzione bisogna trovarla. E senza perdere altro tempo (prezioso) e molto costoso.
    In un’altro contesto, leggevo oggi di quanto si interessi alla questione dei costi/prezzi/ e delle tasse sui rifiuti, il Signor MisterPrezzi svizzero. A quanto dice, in molti casi si è visto costretto a far ridurre in tanti comuni, le tariffe dello smaltimento dei rifiuti. Nella nostra (bella ed ancora pulita) Valle, i problemi sono altri. Dice bene l’amico Franz e, se si riuscisse a trovare un modo comune tra i due Comuni (spero si comprenda il gioco di parole), per risolvere la questione rifiuti; potrebbe essere di buon auspicio per altre collaborazioni future.

  2. Sono passati più di trent’anni e il problema così semplice dei rifiuti in Valposchiavo continua a far discutere. Si dà un mandato alla regione ma in verità ogni comune vuole decidere per proprio conto. Se i singoli comuni vogliono decidere le tasse d’applicazione per la raccolta dei rifiuti, che tutta la gestione rimanga a loro. Se la popolazione deciderà in una futura votazione di devolvere la gestione alla Regione Bernina dovranno demandare un mandato completo, dalla raccolta alla tassazione che potrà essere decisa unicamente dalla RB per tutto il territorio regionale in base ai rifiuti raccolti e alle dpese effettive. O ragioniamo con spirito individuale (comunale) o ragioniamo con spirito regionale e diamo fiducia alla regione.
    Sembra sempre che che ogni decisione regionale porti danno ad uno o l’altro comune e non ci accorgiamo che l’unione fa la forza e magari anche il risparmio.