Lunedì 12 febbraio 2018 si è tenuta l’assemblea dei delegati del PLD.I Liberali Grigioni. All’ordine del giorno figuravano le raccomandazioni di voto per i due oggetti in votazione il prossimo 4 marzo 2018.
42 candidate e candidati sono pronti
Si tratta dell’iniziativa No Billag che è stata presentata e discussa in un contraddittorio. Contro l’iniziativa è intervenuta la co-presidente dei giovani liberali grigioni Raphaela Holliger, mentre in favore dell’iniziativa è intervenuto Gian Donatsch, pure lui giovane liberale. Il nuovo ordinamento finanziario 2021 è stato presentato dal giovane liberale Anouscha Boner.
In entrata il presidente del partito Bruno Claus ha aperto una breve parentesi storica ricordando la battaglia della Calven, in riferimento alla sede in cui si è stava tenendo l’assemblea.
No Billag, catastrofale per i Grigioni
Nelle settimane precedenti la direzione del PLD si era occupata in modo approfondito dell’iniziativa No Billag e aveva deciso in modo inequivocabile di sottoporre all’assemblea dei delegati la richiesta di respingere in modo deciso l’iniziativa e di emanare un chiaro NO come raccomandazione di voto. Nel contraddittorio svoltosi durante l’assemblea la relatrice contraria Raphaela Holliger di Fürstenaubruck ha avuto gioco facile. Con i suoi argomenti ha saputo convincere i presenti. L’iniziativa non si rivolge soltanto alla SSR, anche 24 emittenti radiotelevisive regionali e locali sarebbero toccate dalle gravi conseguenze generate da una sua approvazione. La relatrice ha sottolineato che la SSR si distingue per la sua attendibilità. indipendenza, pluralità e varietà linguistica. Da un punto di vista grigione, tra i perdenti figurerebbero proprio la Svizzera di lingua romancia e italiana, ma anche quella di lingua francese nonché, più in generale, le regioni di montagna e quelle periferiche. Un tale cambiamento nei confronti delle minoranze non può essere tollerato dal PLD. L’iniziativa No Billag è radicale e pericolosa e distruggerebbe dall’oggi al domani il paesaggio mediatico svizzero. Per questo motivo ha chiesto ai presenti di esprimersi con un chiaro NO all’abolizione di posti di lavoro, NO all’attacco contro la pluralità mediatica svizzera e NO all’attacco contro l’indipendenza dei media.
Gian Donatsch, il giovane liberale che sosteneva gli argomenti favorevoli all’iniziativa ha avuto, come atteso, vita difficile con i suoi argomenti. Sotto il titolo „Fermiamo la Billag!“ il relatore ha parlato dell’obbligo di pagare il canone come una costrizione, con basi giuridiche dubbie e un’impostazione tecnica obsoleta. Egli ha pure sostenuto che il canone radiotelevisivo sia stato trasformato in un’imposta o in una tassa. Secondo lui si tratta a tutti gli effetti di un’imposta sui media facendo riferimento alle diverse categorie di paganti. Secondo lui dovrebbe essere possibile gestire delle emittenti radiotelevisive anche senza l’incasso di imposte obbligatorie dato che le possibilità tecniche già oggi e di sicuro in futuro saranno molto meno costose. Il relatore ha quindi anche ripetuto gli argomenti già conosciuti dei promotori dell’iniziativa, ma senza ottenere grande successo.
Nella discussione successiva ha preso la parola solo la granconsigliera Angela Casanova come rappresentante del mondo imprenditoriale che ha, fra altro, criticato la cosiddetta doppia „imposizione“. Questo argomento, come pure gli altri aspetti critici non hanno colto il favore dei delegati. Il Consigliere agli Stati Martin Schmid, pure egli presente all’assemblea, ha sostenuto in modo chiaro ed esplicito il NO a questa iniziativa radicale ed ha esposto pure il percorso che questa iniziativa ha avuto nelle due camere del parlamento. I delegati del PLD hanno quindi deciso con 77 NO, 14 SI e un’astensione di emanare una chiara raccomandazione di voto: NO a No Billag.
L’ordinamento finanziario è necessario
Il secondo oggetto in votazione che riguarda il nuovo ordinamento finanziario 2021 della Confederazione è stato brevemente presentato dal giovane liberale Anouscha Boner. Affinché la Confederazione possa svolgere i propri compiti e rispettare gli impegni presi anche dopo il 2021 è importante che l’oggetto in votazione venga approvato. Nessuno vuole che la Confederazione entri in situazioni finanziarie critiche. Con un NO verrebbero a mancare il 60 percento delle entrate dell’ammontare di oltre 43 miliardi di franchi. Il prolungamento a tempo determinato dell’ordinamento finanziario contribuisce a disciplinare le uscite dello stato. Messo l’oggetto in votazione, i delegati del PLD hanno deciso senza discussione e in modo unanime di approvare il nuovo ordinamento finanziario 2021 e di emanare la raccomandazione di voto favorevole.
Il PLD è pronto e ben preparato per le elezioni 2018
In seguito alle decisioni sugli oggetti federali in votazione il PLD grigione ha presentato le sue candidate e i suoi candidati per le elezioni del Gran Consiglio 2018. Sono stati finora individuati almeno 42 candidate e candidati con buone possibilità che questo numero possa ancora crescere. Tutti loro vogliono contribuire al successo del PLD.I Liberali Grigioni mantenendo la posizione di maggiore frazione del Gran Consiglio (vedi foto allegata).
Per quanto riguarda le elezioni del Governo il PLD si presenta alle elezioni con il suo ottimo Consigliere di Stato Christian Rathgeb. A detta della coordinatrice Anna-Margreth Holzinger la commissione elettorale sta lavorando con grande attenzione e impegno.
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