Ventun mila firme in pochi giorni, 12 mila nelle prime 24 ore. Numeri che la dicono lunga su come sia sentita la minaccia della proliferazione dei lupi in südtirol. Una minaccia che non lascia indifferenti anche il Trentino e il Veneto, anche se qui, tra il sentire popolare e le istituzioni non c’è la stessa consonanza. A Trento, infatti, l’eterna dc al potere è responsabile per la politica a favore della reintroduzione dell’orso (il famigerato progetto Life Ursus) e di una posizione ondivaga e “morbida” sul problema del lupo. Posizioni che hanno contribuito alla sconfitta epocale del centro-sinistra alle elezioni per il parlamento romano.
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