Sondaggio: a rischio seggio PBD in Governo, UDC fuori

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Il Partito borghese democratico (PBD), colpito in pieno dallo scandalo degli appalti manipolati engadinesi, potrebbe perdere non uno, ma entrambi i seggi attualmente detenuti nel Governo grigionese, anche se il rischio appare minimo. È quanto emerge da un sondaggio pubblicato oggi in vista delle elezioni del 10 giugno. Il PPD ha buone probabilità di ottenere il raddoppio, ma anch’esso dovrà fare i conti con il neocandidato senza partito Linard Bardill, mentre l’UDC resterebbe nuovamente esclusa.

Nella corsa per l’esecutivo retico gli uscenti Christian Rathgeb del PLR/PLD e Mario Cavigelli del PPD/PDC risultano chiaramente in testa fra i sette candidati in lizza, quattro dei quali nuovi: sarebbero eletti rispettivamente con il 61,8 e con il 58,1% dei voti secondo il sondaggio online dell’Istituto Sotomo, realizzato su incarico dell’editore Somedia e della Radiotelevisiun Svizra Rumantscha (RTR).

A distanza segue il consigliere di Stato del PBD Jon Domenic Parolini, con il 42%. Il suo partito è stato investito in pieno dallo scandalo del cartello edilizio nella Bassa Engadina
sanzionato a fine aprile dalla Commissione della concorrenza (Comco) con una multa di 7,5 milioni di franchi. Il direttore della Società retica degli impresari costruttori (GBV), Andreas Felix, che era candidato al Governo per il PBD, si è visto costretto a ritirarsi. Il partito ha rinunciato a trovargli un sostituto e di conseguenza anche all’attuale secondo seggio nell’esecutivo.

Pur ottenendo il terzo miglior risultato nel sondaggio, Parolini gode di un vantaggio esiguo sugli inseguitori. I neo candidati Peter Peyer del PS e Marcus Caduff del PPD lo tallonano
rispettivamente con il 38,5% e il 38,3%. E persino l’outsider Linard Bardill, 61enne cantautore e scrittore senza partito, che ha annunciato la sua candidatura su internet proprio mentre il sondaggio era in corso, è a sua volta in buona posizione, con un
36,5% di favori.

Tenendo conto che al sondaggio viene attribuito un margine d’errore di 3,2 punti percentuali, tutti e tre i candidati potrebbero scalzare Parolini dal seggio, persino Bardill.

Sorprendentemente all’ultimo posto è arrivato il candidato dell’UDC Walter Schlegel, comandante della polizia cantonale, con il 33,3%. Nel suo stesso partito un elettore su quattro gli negherebbe il proprio sostegno.

Il sondaggio online è stato condotto tra il 4 e il 14 maggio, con la partecipazione di poco meno di 1500 persone. La valutazione su Bardill, entrato in lizza a sondaggio in corso, si basa tuttavia soltanto sul responso di 500 di esse.

Nell’esecutivo retico di cinque membri, il PBD ha attualmente due seggi, mentre il PPD, il PLR e il PS ne hanno uno ciascuno. Il nuovo Governo, eletto come il Gran Consiglio il 10 giugno (un eventuale secondo turno è previsto il primo luglio), sarà in carica dal primo gennaio 2019 al 21 dicembre 2022.

Con il ritiro di Andreas Felix è subito risultato chiaro che il PBD perderà il seggio lasciato vacante da Barbara Janom Steiner per raggiunti limiti autorizzati di permanenza in governo (vi siede dall’aprile 2008, quando sostituì Eveline Widmer-Schlumpf eletta in Consiglio federale, ed è già stata rieletta due volte, il massimo consentito). Oltre che la Janom non si ripresenta il consigliere di Stato socialista Martin Jäger, arrivato all’età della pensione.


Ats

2 COMMENTI

  1. Mi rallegro per l’ottimo risultato del sondaggio per Christian Rathgeb Consigliere di Stato in carica molto preparato e competente ( nonchè PLD ! 🙂 ) Penso che anche gli altri due uscenti sia Cavigelli che Parolini meritino il nostro voto. L’elezione di Peyer è scontata con la valanga di voti che riceverà dalla zona di Coira e corretta perchè anche i Socialisti devono avere un posto in Governo. Manca un partito che da anni non è più presente nel nostro esecutivo Cantonale ed è l’UDC. Dunque anche il candidato UDC Schlegel dovrebbe essere eletto. I questo modo ogni grande partito del nostro Cantone avrà un Consigliere di Stato.