Sabato 3 novembre è stato inaugurato il “Sentiero delle leggende“, un nuovo ed importante tassello che contribuisce alla valorizzazione del fondovalle. Creato in occasione della 16ª edizione di Expo Valposchiavo, il percorso comprende 5 sculture in legno ed un rilievo scolpito su roccia, ispirati a delle leggende popolari della nostra valle.
Nonostante le nuvole ed il tempo non molto favorevole, sono state molte le persone che alle 11 di mattina si sono ritrovate alla chiesetta di San Pietro, a Poschiavo, per l’occasione. Ad accogliere i presenti è stato Orlando Lardi, direttore di Expo Valposchiavo e promotore del sentiero. Come per le trascorse edizioni di Expo, con le statue in legno al Botul e la scritta all’entrata di Poschiavo, anche quest’anno si è voluto lasciare qualcosa di tangibile sul territorio. L’idea per la creazione dell’opera è nata nel 2016, quando Fausto Isepponi e Francesco Gianoli hanno proposto ad Orlando Lardi di fare una passeggiata lungo il sentiero che parte dalla chiesa di San Pietro. I due hanno raccontato a Lardi i molti aneddoti legati al sentiero; molto colpito dalla ricchezza di storia, Orlando ha subito pensato che sarebbe stato interessante creare qualcosa per Expo 2018.
Da subito c’è stato il desiderio di coinvolgere gli scolari della Valposchiavo, in modo che anche i giovani potessero essere più legati al territorio. Gli scolari della valle hanno quindi letto varie leggende scegliendo le sei che preferivano. Gli scultori, alcuni dei quali avevano già realizzato le statue in legno per Expo, hanno poi letto a loro volta i racconti scelti dagli allievi ed hanno creato delle opere nel bosco, lasciandosi ispirare dalle storie della nostra valle.
Nonostante i forti venti che hanno sradicato molti alberi, anche nella zona sopra San Pietro, le sculture, miracolosamente, non hanno subito danni. Oltre alle opere menzionate sono state realizzate alcune panchine disseminate lungo tutto il percorso. Nei prossimi giorni verranno issati dei pannelli informativi accanto ai prodotti artistici, dove sarà possibile leggere le leggende complete da cui sono scaturite.
Daniele Isepponi