Votazioni, vincono fiducia nelle istituzioni e coraggio di investire nello sport

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L’odierna domenica di votazioni, più che recare ai cittadini dei clamorosi colpi di scena, ha contribuito a una serie di riflessioni sullo stato di salute della democrazia diretta in Svizzera e nei Grigioni, che tutto sommato sembrerebbe ancora in ottime condizioni.

Il primo dato a suffragio di questa tesi è sicuramente la buona partecipazione al voto: circa il 47% per i tre oggetti federali, il 42,7% per i due oggetti cantonali e il 64% per la votazione “Curtin” a Poschiavo. Un secondo dato è l’assenza di grandi divari fra le regioni linguistiche o fra regioni urbane e periferiche, sintomo di una buona coesione nazionale e che i temi in votazione sono riusciti a coinvolgere ampie aree dell’opinione pubblica.

L’oggetto più dibattuto, quello sull’autodeterminazione, respinto dal 66,2% dei votanti, sembrerebbe essere rimasto vittima di quello stesso strumento che si prefiggeva di rinforzare, ossia la capacità del popolo di autodeterminarsi. Si tratta di una dura lezione per i promotori dell’iniziativa, che ora si vedono costretti a trovare altre vie, in parte più laboriose e complesse, per riuscire a portare avanti le proprie istanze.

Se nel comune di Poschiavo il 67,4% di NO all’autodeterminazione risulta essere in linea con la media cantonale e nazionale, così non si può dire di Brusio, dove il NO raggiunge solo il 57%, avvicinandosi piuttosto al trend ticinese (53,9% di NO) e moesano (47,6% di NO). Analogamente ad altre votazioni del passato su tematiche riguardanti Europa, immigrazione o stranieri, le regioni del Paese che confinano a sud sembrerebbero quindi essere meno disposte a un’apertura.

Grafico Iniziativa autodeterminazione – Fonte: ww.tagesanzeiger.ch

Come da previsioni l’esito sull’iniziativa per vacche con le corna è stato molto più risicato. Malgrado l’accettazione dell’iniziativa non avrebbe comportato eccessivi sconvolgimenti nel sistema agricolo nazionale, il 54,7% dei NO rivela tuttavia in modo piuttosto chiaro come nonostante le nostalgie e gli affetti per le mucche con le corna gli argomenti a favore della decornazione abbiano fatto breccia fra la popolazione svizzera. La presenza di meno aziende agricole nel brusiese potrebbe quindi spiegare il risultato favorevole dell’iniziativa con il 54% di SÌ, mentre a Poschiavo si sono fermati al 36%.

Grafico Iniziativa vacche con le corna – Fonte: www.tagesanzeiger.ch

È stato invece largamente approvato, con il 64,7% di SÌ, il progetto parlamentare per la sorveglianza degli assicurati. I cittadini elvetici non sembrerebbero dunque temere che lo Stato rivesta gli assicuratori sociali di eccessive competenze investigative e hanno in buona parte seguito le raccomandazioni del Consiglio federale. Di fatto l’accettazione della modifica della “Legge federale sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali” sembrerebbe solo regolamentare una prassi già in uso, onde evitarne gli abusi.

Grafico Base sorveglianza assicurati – Fonte: www.tagesanzeiger.ch

A livello cantonale è arrivata la secca bocciatura della “Buona scuola” con circa il 75% di NO in entrambe le iniziative. Un chiaro segnale di come i cittadini grigionesi confidino ancora nell’attuale sistema di separazione dei poteri e desiderino lasciare lavorare con serenità gli specialisti dell’istruzione pubblica. Prevalentemente in linea con la tendenza di tutto il Cantone anche gli esiti a Poschiavo (81% di NO) e a Brusio (73% di NO). Come dichiarato in serata da una promotrice dell’iniziativa ai microfoni della SSR/SRG, l’iniziativa ha perlomeno avuto il pregio di sollevare problematiche legate al mondo dell’educazione, rendendo maggiormente consapevoli coloro che di scuola non si occupano giornalmente.

Degno di nota, infine, il segnale estremamente positivo uscito dalle urne poschiavine del credito di 1,95 milioni di CHF per il rinnovo del campo sportivo ai Curtin, accettato dall’80% dei votanti. Un rinnovo di essenziale necessità per il comune di Poschiavo, cui i suoi cittadini non potevano più permettersi un ulteriore rinvio. Per una strana coincidenza, proprio in questa stessa domenica di votazioni, il comune di Zurigo ha accettato la concessione per la costruzione di un nuovo stadio di calcio e il comune di Coira ha accettato un credito di 40 milioni di CHF per il rinnovo e l’ampliamento degli impianti sportivi Obere Au.


Achille Pola