A un anno dall’uscita del “Libro bianco per il turismo grigionese”, il primo bilancio mostra che la guida volta a ridare slancio al settore ha sortito buoni effetti, dando impulso a nuovi progetti e forme di collaborazione: finora sono stati sostenuti 20 progetti per un importo di circa 3,8 milioni di franchi.
Presentato un anno fa dal Consiglio del turismo dei Grigioni, costituito nel 2014 dal Cantone con il compito di “sviluppare il sistema globale del turismo grigionese”, il libro bianco voleva rappresentare la “bussola” per il settore turistico in crisi. La ricetta: maggiore iniziativa imprenditoriale privata, capacità d’innovazione nell’offerta di prodotti ed esperienze,
coinvolgimento di turisti da nuovi mercati – principalmente quelli asiatici – e capacità di rispondere alla sfida della crescente digitalizzazione.
“Il primo bilancio dopo 365 giorni mostra che lo scorso anno gli scambi e lo sviluppo di progetti concreti sono stati senza dubbio intensificati”, si legge in una nota odierna del Consiglio del turismo.
Le iniziative di progetto descritte nel libro bianco hanno assunto concretezza: finora sono stati sostenuti 20 progetti per un importo di circa 3,8 milioni di franchi. Tra questi si ricordano “graubündenVIVA”, “Bikemekka Graubünde”, “Engadin Arena” o il progetto “Landwasserviadukt ? Wahrzeichen Graubündens” della Ferrovia retica, della regione e dei comuni.
Inoltre sono stati conferiti 12 incarichi per l’elaborazione di studi di fattibilità per un importo di circa 2 milioni di franchi. Tuttavia, “per quanto riguarda l’attuazione di tali progetti vi è ancora spazio per qualche miglioramento”, aggiunge la nota.
“Nel turismo grigionese – analizza infine Ernst A. Brugger, presidente dell’organismo – abbiamo bisogno di strutture decisionali più snelle e più efficienti. Attualmente ci disperdiamo troppo: il mio appello è uno per tutti anziché ognuno per sé”. Il Consiglio del turismo prosegue in maniera mirata la sua iniziativa incentrata soprattutto sulla digitalizzazione.
Ats