Anche quest’anno Il Bernina ha selezionato e intervistato alcuni personaggi valposchiavini che si sono distinti nel corso del 2018.
Manuele Vecellio, classe 1987, di Le Prese, dopo aver frequentato le scuole dell’obbligo in valle, a 15 anni si è trasferito a studiare a Zuoz ed ha conseguito la maturità ginnasiale presso il Lyceum Alpinum. La sua carriera scolastica è proseguita a Zurigo dove, dopo 5 anni di studio presso il Politecnico federale, ha ottenuto il diploma di Master in ingegneria civile. Nel corso degli studi ha avuto la possibilità di fare un anno sabbatico, dove ha svolto tre pratiche lavorative presso altrettanti uffici di ingegneria, attivi in diversi settori. La carriera professionale del giovane Vecellio è iniziata nell’estate del 2012 presso la ditta Implenia a Zurigo, lavorando in un team che si occupava dell’acquisizione di grandi progetti. Dopo 10 mesi il trasferimento a Coira, sempre per la stessa ditta, in funzione di tecnico edile, periodo nel quale ha avuto l’opportunità di gestire vari cantieri nel settore sottostruttura e manufatti. Ad inizio 2016 il ritorno in valle, dove, al fianco del padre, ha cominciato a gestire l’azienda familiare.
Cosa significa dirigere un’azienda per un ragazzo giovane come te?
È sicuramente una grande responsabilità e una grande mole di lavoro. Bisogna innanzitutto guadagnarsi la fiducia di collaboratori e clienti, che nella gran parte dei casi hanno più esperienza e a volte sono scettici nei confronti di un nuovo metodo di lavoro. Inoltre, ci sono moltissime decisioni da prendere, di tanto in tanto si sbaglia, per fortuna ho ancora mio padre al mio fianco che, con la sua esperienza, mi può aiutare.
Cosa consiglieresti ai giovani valposchiavini che vogliono entrare nel campo edilizio e seguire la tua stessa strada?
Nel campo edilizio ci sono più modi per fare carriera. Partendo dall’apprendistato di muratore ci si può specializzare come capo muratore, poi come tecnico edile e infine come impresario costruttore. Altrimenti si può intraprendere la via accademica, come ho fatto io, e dopo il liceo frequentare il politecnico o una scuola universitaria professionale.
A chi vuole intraprende questa carriera consiglio di fare un passo alla volta e di continuare con la specializzazione ogni volta che si sente la voglia di avere più responsabilità e di accettare una nuova sfida.
Quali sono i tuoi propositi personali e professionali per il futuro?
Vorrei riuscire ad organizzare meglio il mio lavoro e l’impresa di famiglia in modo da avere più tempo libero a disposizione. Un altro traguardo è di mantenere tutti i posti di lavoro creati finora lavorando in sicurezza e svolgendo lavori di qualità.
Ti ritrovi nella definizione di “giovane imprenditore dell’anno” per la Valposchiavo?
Ci sono molti giovani che si mettono in gioco gestendo o addirittura creando una impresa in valle. Io ho avuto la fortuna di poter continuare il lavoro di due generazioni e cerco ogni giorno di fare del mio meglio per portare avanti l‘impresa familiare.
A cura di Ivan Falcinella