Quando parlo di grande carriera, intendo lunga, variegata, comprensiva di mandati legislativi ed esecutivi. Quando parlo di grande uomo, mi riferisco all’integrita’ dell’uomo Martin Jaeger, alla sua onesta’ intellettuale, alla sua correttezza, al suo essere invece che apparire. Cio’ che ha fatto di lui un politico atipico e non sempre compreso. E cio’ che ha fatto di lui un politico sul quale gli arroganti e superficiali in politica hanno potuto, in un primo momento, scagliarsi e dominare. Contrastati poi da una serena e documentata replica del Consigliere di Stato che, senza alzare la voce, era in grado di sciorinare fatti e argomenti riuscendo cosi sempre a guadagnarsi la maggioranza del Parlamento. E non esitando a prendersi la colpa (cosa piu’ unica che rara in politica) se colpa c’era. Sempre per coscienza, perche’ questa per lui e’ stata sempre importante in questi lunghi anni (quasi 45) di carriera.
Ho conosciuto Martin Jaeger nel 1984 quando la mia (e quella delle mie colleghe) protesta civile per migliorare la situazione all’ospedale femminile cantonale era finita sui giornali. Un momento nero per me che, per questa protesta, avevo perso il mio amato posto di lavoro. Martin allora mi aveva contattata e proposto di entrare in politica. Anche per lui non era un buon momento poiche’ aveva perso il seggio (socialista) in Gran Consiglio che occupava dal 1979 (eletto a 26 anni). Seggio che aveva brillantemente recuperato nell’elezione del 1987 quando anch’io ero risultata eletta nel Circolo di Coira. Erano seguiti anni bellissimi nei quali, malgrado non fossimo neppure frazione, avevamo ottenuto molto in GC. Grazie proprio a lui che, con la sua minuziosa conoscenza di quanto avveniva negli altri cantoni, indirizzava le nostre azioni. A questo si devono i passi (coronati da successo tra l’altro) che ho fatto io come donna (eravamo in 5 su 120 uomini) per la parita’ donna uomo in quel tempo. In Gran Consiglio Martin c’era restato poi fino alla sua elezione nell’Esecutivo di Coira nel 1998, mandato questo che Martin ha ricoperto fino al 2010, anno nel quale si e’ trasferito alla Casa Grigia quale Consigliere di Stato.
Che dire quindi di una simile carriera, di un simile impegno, di una dedizione per la cosa pubblica e per il suo Cantone che ha rari paragoni? Delle ore, dei giorni, degli anni passati a lavorare con acribia come scrivono i giornali, sacrificando certo piu’ del dovuto alla cosa pubblica? E prendendosi anche, proprio da questi media e da persone che nella loro vita non faranno in politica un quarto di quanto fatto da Martin, rimproveri generalmente tendenziosi e ingiusti.
Abbiamo congedato due personalita’ politiche in Gran Consiglio nella sessione di dicembre. Personalmente non ho trovato equilibrato questo congedo. Perche’ Martin Jaeger avrebbe meritato molto di piu’. Non solo per la quantita’ del suo lavoro politico ma anche per l’intenzione del Bene e del Giusto che ha sempre sorretto il suo operato. Io comunque lo so, l’ho vissuto e dico: Grazie Martin.
Nicoletta Noi-Togni