La storia di Tommaso Lardelli affascina la Giunta

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    Lunedì 21 gennaio, all’ultimo punto all’ordine del giorno della Giunta di Poschiavo, l’insegnante in pensione Gustavo Lardi ha tenuto una vera e propria lezione sulla figura del protestante Tommaso Lardelli, uomo di spicco della società poschiavina vissuto tra il 1818 e il 1908. La dissertazione è avvenuta su iniziativa del Podestà Giovanni Jochum che, anche come segno di buon auspicio per il nuovo anno, ha voluto introdurre questa positiva e affascinante narrazione come elemento di novità rispetto al recente passato.

    Per questioni di tempo, l’esposizione è durata poco più di un’ora, ed ha toccato principalmente gli aspetti politici della vita di Tommaso Lardelli. Le parole di Gustavo Lardi hanno preso le mosse dal libro, a cura di Fernardo Iseppi, “La mia biografia – con un po’ di Storia di Poschiavo nel secolo XIX”, scritto dal Lardelli stesso in occasione del suo ottantesimo anno di vita.

    “Si tratta – ha commentato il professore in apertura, parlando del volume – di un raro esempio di concretezza e di concisione, che mette in luce aspetti privati, aspetti legati alle attività pubbliche, aspetti scolastici e aspetti storici poschiavini di varia natura”. A testimonianza dell’eccezionalità della persona, Lardelli ha infatti ricoperto numerosi incarichi, tra i quali, oltre al maestro e all’ispettore scolastico, il Podestà, il deputato al Gran consiglio e l’architetto.

    Gustavo Lardi ha tratteggiato il periodo storico nel quale il Lardelli ha vissuto, sia a livello macro (l’annessione e la perdita della Valtellina da parte dei Grigioni, Napoleone e il Congresso di Vienna) che locale (le alluvioni, gli incendi e gli anni della fame che hanno colpito la Valposchiavo). Sono poi stati presi in esame alcuni avvenimenti della sua vita che hanno poi condizionato alcuni aspetti del comune di Poschiavo, come per esempio l’incontro casuale, “fortunato e proficuo” con l’architetto vicentino Giovanni Sottovia, il quale darà un forte impulso per l’abbellimento dei palazzi del Borgo, compresi quelli di proprietà del Lardelli nell’attuale via dei Palazzi.

    Curiosi e significativi i racconti intorno all’attività economica e politica locale, come per esempio quelli che hanno visto la nascita della “Strada del Bernina”, anche grazie all’intermediazione dell’Ingegnere cantonale Richard La Nicca (1794-1883). Oppure il “Nuovo regolamento per il bosco”, una misura volta alla conservazione della boscaglia (nei primi decenni del XIX secolo lo sfruttamento del bosco era libero con l’eccezione dei «tensi», il cosiddetto bosco di protezione), divenuta un affare per molti poschiavini che facevano lauti guadagli attraverso la vendita del legname alla vicina Valtellina.

    Immagine usata per mostrare lo sfruttamento dei boschi prima della regolamentazione

    Ma la metà dell’Ottocento è per Poschiavo anche momento d’incontro e di scontro tra due forze politiche: da una parte quella conservatrice, arroccata sull’ortodossia confessionale, e dall’altra quella liberale “giacobina”, formata soprattutto da giovani uniti nello
    spirito patriottico e nella fratellanza cristiana. In questo contesto, Gustavo Lardi ha evidenziato le amicizie “liberali” di Tommaso Lardelli. Questo e molto altro ancora ci sarebbe stato da dire sulla figura di questo grande personaggio, anche in merito alla sua attività scolastica.

    Per i curiosi e gli appassionati di storia non rimane altro che procurarsi una copia del libro a cura di Fernardo Iseppi, “La mia biografia – con un po’ di Storia di Poschiavo nel secolo XIX”. Il passato e il presente di Poschiavo passano anche attraverso la figura di Tommaso Lardelli.


    Marco Travaglia

    Marco Travaglia
    Caporedattore e membro della Direzione

    1 COMMENTO

    1. Complimenti per questa significativa iniziativa alle autorità di Poschiavo e a Gustavo Lardi, che tanto fa per la cultura italiana in Valle e nei Grigioni!

      Un anno fa ho avuto la fortuna di assistere alla magnifica conferenza su Tommaso Lardelli (1818 – 1908) del Professore Fernando Iseppi tenutasi nel salone della Villa La Nicca a Coira, ora appartenente a alcuni eredi della famiglia Lardelli. Si è trattato di un`autentica lectio magistralis tenuta dall`esperto Prof. Iseppi, che ha curato e redatto l`autobiografia di Lardelli, stampata in un elegante volume e con belle fotografie storiche dalla Tipografia Menghini. (Tommaso Lardelli. La mia Biografia con un po`di storia di Poschiavo nel secolo XIX. A cura di Fernando Iseppi. Editrice Poschiavo, 2000).

      Mi hanno molto impressionato lo spirito di intraprendenza, la fiducia nel progresso e nell`avvenire, l`apertura a nuove idee e il confronto aperto fra differenti visioni, che permeano il Lardelli e suoi contemporanei (vedasi l`interessante personaggio del sacerdote Don Benedetto Iseppi, autore della « Predica sul Progresso », che gli costò parecchi guai con la gerarchia ecclesiastica). Sorprende il sapere che queste persone della nostra Valle erano consapevoli e bene informate dei fermenti politici, sociali e culturali ottocenteschi nella Svizzera e in Europa.

      Grazie alla loro politica del fare questi personaggi hanno portato nell`Ottocento la Valposchiavo in pochi decenni dal « tardo Medioevo » ai tempi moderni.

      Un libro da consigliare assolutamente assieme alla spendida opera del Prof. Massimo Lardi sul prevosto di Poschiavo don Francesco Rodolfo Mengotti (1709-1790), che illustra la Valposchiavo nel periodo storico precedente.
      Gianfranco