“Almas Rom”, un’interessante storia di emigrazione

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Giovedì sera, presso la biblio.ludo.teca La Sorgente, si è tenuto l’incontro organizzato dalla Pgi con Patrizia Parolini, autrice del libro “Almas Rom. Einer Puschlaver Familiensaga”. Il romanzo storico-biografico è scritto in lingua tedesca, ma la presentazione, seguita da un folto pubblico, si è tenuta in italiano. Patrizia Parolini, infatti, nata da genitori poschiavini è cresciuta a Ilanz e nonostante l’italiano sia la sua lingua madre, ha frequentato le scuole in tedesco e quindi si esprime al meglio nella lingua di Goethe. Attualmente vive Coira, dove lavora come attuaria al Tribunale amministrativo cantonale dei Grigionie scrive. Con la Valposchiavo ha da sempre avuto un rapporto stretto: da piccola, infatti, vi trascorreva le estati mentre ora vi ritorna abitualmente, anche perché una parte della sua famiglia vive ancora qui. Patrizia ha coltivato la sua passione per la scrittura frequentanto dei corsi di scrittura creativa e il corso di perfezionamento “Literarische Schreiben” alla SAL a Zurigo.

“Almas Rom” è il frutto di un lungo lavoro: la ricerca, la stesura e la revisione del manoscritto si sono protratti per 10 anni. Il romanzo è ispirato alla vita di Elvira Luminati (1894-1976), ovvero la nonna di Patrizia Parolini. Quando la nonna morì Patrizia aveva sei anni, ma attraverso la scrittura e la ricerca storica ad essa correlata, l’autrice ha avuto modo di conoscerla meglio. La ricerca storica è servita per ricostruire le tappe principali della vita di Elvira e della sua famiglia, così come gli ambienti e lo scorrere della vita quotidiana. Servendosi di lettere, cartoline postali, fotografie così come pure della biografia d’infanzia del fratello di Elvira (Don Alfredo Luminati) Patrizia ha gettato le basi del suo racconto, sulle quali ha scritto la storia, in parte fittizia. La vita di Elvira inizia a Roma, città natale, per poi proseguire a Poschiavo, Coira e Arbon, tappe riprese anche nel romanzo. Per distanziarsi un po’ dalla realtà, l’autrice ha deciso di cambiare alcuni nomi dei personaggi, tra cui anche quello di Elvira; infatti, nel romanzo la protagonista si chiama Alma.

All’età di 17 anni, Cristoforo, il padre di Alma, lascia la sua valle natia per cercare fortuna a Roma, dove lavorerà come panettiere in via Merulana. Alma è nata a Roma e si sente romana a tutti gli effetti, ma all’età di 17 anni è costretta a lasciare la città eterna e trasferirsi a Poschiavo, a causa dei problemi di salute del padre Cristoforo. Improvvisamente, si trova in una realtà che non è la sua, in una valle stretta e senza le comodità che le aveva fatto conoscere la città. Fil rouge del romanzo è la nostalgia per Roma che Alma proverà tutta la vita. Le lettere delle amiche romane sono l’unico modo per tenersi in contatto con quella che per lei è la sua patria. Essendo la figlia maggiore è però costretta ad anteporre gli interessi della sua famiglia ed inizia ad abituarsi alla vita rurale di Poschiavo. Alma impara il lavoro di sarta e più avanti si trasferirà prima a Coira e poi a Arbon, ma la sua vita la ricondurrà nuovamente a Poschiavo, dove nel 1931 si sposerà. Un trasferimento a Roma con tutta la famiglia è fuori discussione, ma Alma avrà modo di tornare nella città eterna, almeno in visita, due volte: la prima in occasione del viaggio di nozze, la seconda per l’anno santo, nel 1950.

La storia di Alma e della sua famiglia è simile a quella di tante altre famiglie poschiavine, toccate da un fenomeno molto comune alla fine del 19. secolo, ovvero quello dell’emigrazione. Una storia come tante altre per l’appunto, ma non per questo meno interessante. Il romanzo “Almas Rom” e la ricerca effettuata da Patrizia Parolini sono un importante tassello per ricomporre un tratto di storia, non tanto lontano, che ha segnato l’esistenza dell’intera valle.


Alice Isepponi