Prix Transparence: terza la giornalista grigionese Hablützel

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C’è anche una giornalista grigionese sul podio del “Prix Transparence 2018” (premio trasparenza): Stefanie Hablützel, giornalista presso la sede di Coira della radiotelevisione svizzerotedesca SRF, si è aggiudicata il terzo posto con un’inchiesta per la rivista “Der Beobachter”. È la prima volta che l’associazione Loitransparence.ch, sostenuta dagli stessi media giornalistici, assegna il riconoscimento.

Dieci i contributi, tra articoli di carta stampata, programmi radiofonici e televisivi, selezionati per questo premio su un totale di 46 candidature.

Il lavoro di Hablützel si concentra sui problemi ambientali provocati da inquinanti di origine edile, nello specifico bifenili policlorurati (PCB), rilevati nel 2016 nel torrente Spöl al di sotto della diga Punt dal Gall, all’estremità nord del Lago di Livigno al confine italo-grigionese, all’interno del Parco nazionale in Engadina.

Il primo posto sul podio è andato invece a Philippe Boeglin, giornalista presso il quotidiano friburghese “La Liberté”, per il suo articolo “Les frais de l’officier” (Le spese dell’ufficiale), che, tra regali d’oro e voli in elicottero per mogli degli ufficiali, ha svelato inaspettati retroscena sugli eccessi di spese dell’esercito svizzero.

Il secondo premio è andato ad un gruppo di giornalisti del “Walliser Bote”, de “Le Nouvelliste”, della televisione romanda RTS e di “Le Temps” che hanno unito le forze per portare a termine un lavoro d’indagine sulla storia dell’inquinamento da mercurio
causato dalla compagnia Lonza nel Vallese.


Ats