Il giovane capitano Bellodi, parmigiano, giurista, ex partigiano, decide dopo gli anni di servizio militare di rimanere nell’Arma dei Carabinieri invece di fare l’avvocato. Lo attira una vocazione sobria, laica, per la giustizia. Il capitano (tratti gentili, serio, sensibile, ostinato) incarna, molto prima del profluvio di investigatori della narrativa italiana, la figura del poliziotto “giusto”, provvisto anche della inseparabile impotenza (almeno parziale) di fronte alle spire dei poteri avvolgenti. Leonardo Sciascia creò quel personaggio nel lontano 1960, pubblicando “Il giorno della civetta” l’anno dopo, nel 1961.
Recensione scritta e video: http://circolodeilibri.ch/recensioni/il-giorno-della-civetta.