Manca pochissimo alla 14^ edizione dell’ormai storica StraMangiada, e per capire cosa si cela dietro all’organizzazione di quest’evento e quali sono le novità di quest’anno, abbiamo fatto alcune domande a uno degli organizzatori, Elvezio Lardi.
Quali sono le novità di quest’edizione 2019?
Ad ogni edizione cerchiamo sempre di portare alcune novità. E’ una scelta voluta, in modo che coloro che partecipano regolarmente trovino sempre qualche sorpresa. Dopo due anni, ad esempio, questa volta si va nuovamente da Le Prese a Poschiavo, lungo un percorso parzialmente inedito. Il traguardo finale sarà sulla Piazza comunale, dove ci sarà il mercatino e dove sul palco appositamente istallato si esibiranno vari gruppi musicali. Abbiamo ingaggiato un gruppo molto conosciuto nella vicina Lombardia, ossia quello de “I Luf”, gruppo bresciano che fa spesso da spalla al noto cantautore Davide Van de Sfroos. “I Luf” suoneranno a partire dalle 15:00 e il concerto è gratuito anche per tutta la popolazione. Inoltre, lungo le piazzette del centro si esibiranno il Gruppo folcloristico «Amis de Doséna» e il Coro degli Alpini di Ardesio. Sulla piazzetta di Prada ci sarà Billy Bolla, uno straordinario giocoliere milanese reduce da importanti trasmissioni televisive di Mediaset. Da non scordare poi i fedeli ballerini del Gruppo country «For Fun» alle scuole di Santa Maria. Anche dal lato gastronomico ci sono delle primizie; il piatto sorpresa avrà quale ingrediente principale la luganighetta, cotta su una mega griglia. Ma il vero must della StraMangiada rimangono sempre i «capunett», proposti fin dalla prima edizione.
Qual è il numero degli iscritti? Ne siete soddisfatti?
Da alcuni anni abbiamo fissato il numero massimo a 1’500 partecipanti, in modo da garantire la qualità del servizio ed evitare attese troppo lunghe nelle dieci postazioni. Anche dal lato organizzativo la riduzione dei partecipanti si è rivelata positiva. Siamo sold out, però alla partenza ci sono sempre alcune assenze di annunciati, per cui se c’è qualche lettore interessato, può ancora iscriversi sul sito www.stramangiada.ch.
Da dove provengono, prevalentemente, i partecipanti?
Contrariamente ai primi anni della StraMangiada, quando la stragrande maggioranza dei partecipanti proveniva dal Ticino, sempre più iscritti arrivano da oltre Bernina, in particolare dall’Engadina e dal resto dei Grigioni. Inoltre, grazie soprattutto allo sponsor principale Coop, la StraMangiada si è fatta un nome pure nel resto della Svizzera tedesca. Sono sempre più numerosi anche coloro che approfittano della nostra manifestazione per soggiornare una o più notti in valle.
Negli ultimi anni sono nate sempre più passeggiate gastronomiche (es. in Ticino e in Lombardia), percepite questa concorrenza?
Noi siamo stati i primi in tutta la Svizzera, e anche nelle zone italiane limitrofe, a proporre una simile manifestazione. L’idea ci era venuta partecipando più volte a passeggiate enogastroniche in voga allora specialmente in Piemonte. Come dicevi, negli ultimi anni queste manifestazioni sono cresciute come funghi; praticamente ogni domenica, da maggio a ottobre, in qualche parte del Ticino o della Lombardia ci si può divertire in una di queste camminate gastronomiche. Indubbiamente è nata una certa concorrenza e la notiamo pure noi, però, grazie anche allo stupendo paesaggio valposchiavino e alle alte proposte enogastronomiche che proponiamo, finora il successo è sempre garantito.
Che lavoro c’è dietro all’organizzazione della StraMangiada? Cosa vi spinge ogni anno a portare avanti questo progetto?
Bella domanda! Ogni anno io e Rocco, il giorno dopo la StraMangiada, ci diciamo che quella appena passata è l’ultima volta che la organizziamo. Poi, dopo un mese, anche grazie ai familiari e ai numerosi amici volontari che ci spronano, iniziamo a progettare l’edizione successiva. Essendo praticamente solo noi due alla testa del team organizzativo, ci dividiamo i vari compiti in modo che circa sei mesi prima dell’evento il grosso dell’organizzazione sia già programmata. Come in tutte le manifestazioni di una certa misura, il problema più importante è quello di trovare i finanziamenti. Grazie al volontariato e agli sponsor finora siamo sempre riusciti a chiudere i conti senza perdite, anzi dividendo l’eventuale avanzo fra le varie associazioni che collaborano alla manifestazione.
Pensate che la StraMangiada abbia creato degli ”affezionati” che sono poi tornati in Valposchiavo anche dopo l’evento?
La nostra idea fin dall’inizio era e rimane quella di proporre soprattutto un evento propagandistico che sappia far conoscere ulteriormente la nostra valle. Anche grazie a Rete1 della RSI, sempre presente e che spesso cita in modo positivo la nostra manifestazione, il campo degli interessati si è allargato sempre di più. Domenica prossima, ad esempio, gli animatori di Rete1 trasmetteranno dalla scuola dell’Annunziata durante l’intera mattinata. Tornando alla tua domanda, ci sono alcuni “partecipanti fedeli”, sempre presenti da quattordici edizioni. Certamente molti dei 1’500 partecipanti torneranno in Valle anche in altre occasioni o parleranno a conoscenti in modo positivo non solo della StraMangiada, ma anche di tutto l’ambiente festaiolo che la manifestazione sa creare. E questo è lo scopo principale della StraMangiada.


A cura di Matilde Bontognali