Riduzione granconsiglieri, slitta dibattito in Parlamento

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Il Parlamento del cantone dei Grigioni (keystone) / Immagine da: www.rsi.ch

Il dibattito sull’iniziativa popolare cantonale per la riduzione del numero di membri del Gran Consiglio dei Grigioni da 120 a 90 non verrà affrontato nella sessione parlamentare di ottobre, come previsto originariamente. La causa del rinvio è la sentenza emessa dal Tribunale federale a luglio, secondo cui l’attuale sistema di voto grigionese non è pienamente compatibile con la Costituzione federale.

La Conferenza dei presidenti del Gran Consiglio ha annunciato oggi che, in accordo con il comitato di iniziativa, ha deciso di sospendere fino a nuovo avviso il dibattito relativo al messaggio sull’iniziativa popolare “Per la riduzione del Gran Consiglio – 90 sono sufficienti”. La questione, si legge nella nota, verrà reinserita a tempo debito nell’ordine del giorno per essere dibattuta in Gran Consiglio.

Il PS cantonale, promotore dell’iniziativa, ha subito riaffermato, attraverso una nota stampa, la necessità di trattare l’iniziativa al più tardi entro l’anno prossimo. Questa pausa offrirà intanto tempo e spazio per trovare una soluzione su una futura migliore organizzazione del parlamento retico, conclude la nota.

La sentenza all’origine del rinvio è stata emessa il 29 luglio dalla Corte suprema federale in risposta a un ricorso presentato nel 2017. A detta dei giudici di Losanna, il sistema maggioritario attualmente in vigore non soddisfa i requisiti costituzionali federali nel circolo elettorale più piccolo dei 39 esistenti nel cantone dei Grigioni, quello di Avers, e in altri sei: Coira, Fünf Dörfer, Oberengadin, Rhäzüns, Davos e Ilanz. Le autorità cantonali dovranno pertanto procedere a un adeguamento del sistema elettorale in vista delle prossime elezioni per il rinnovo integrale nel 2022.


Ats