La Regione Bernina continua a far parlare di sé. Dopo le dimissioni del presidente Orlando Lardi, UDC e PLD hanno fatto fronte comune nell’affermare che l’ente avrebbe bisogno di essere strutturalmente ripensato. Di diverso avviso, invece, si dichiara Poschiavo Viva.
Il dimissionario presidente della Regione aveva affermato alla RSI che la sua decisione di dimettersi era partita “fondamentalmente da un attacco mediatico” subito da parte del movimento Poschiavo Viva. Cosa ne pensano a riguardo i diretti interessati? “Come dichiarato nell’articolo – dichiara il portavoce Ivan Pola – il nostro obiettivo era di invitare la conferenza dei sindaci della Regione Bernina a ripensare l’organizzazione. Avevamo accolto con piacere l’invito del Presidente Lardi di partecipare a una tavola rotonda per discutere i possibili indirizzi futuri della Regione. La reazione ritardata con le dimissioni del Presidente a sei settimane dalla pubblicazione dell’articolo e dopo aver ufficialmente affermato di voler organizzare una tavola rotonda è per noi inspiegabile. Risulta pure astrusa l’invettiva di Lardi che afferma che PoschiavoViva non può criticare l’operato della Regione Bernina perché un affiliato del movimento lavora come pubblico ufficiale per la stessa”.
Le dimissioni di Lardi erano un obiettivo di Poschiavo Viva? “Come affermato – spiega Pola – noi non abbiamo sollecitato le dimissioni di nessuno, abbiamo richiesto di riorganizzare la struttura e di renderla efficiente e siamo fiduciosi che questo avvenga, indipendentemente da chi sarà a guidare la Regione”.
Ammesso che Orlando Lardi non sara più, a partire dal 2020, alla guida dell’ente, l’identificazione del suo successore avverrà, come da Statuto regionale, per tramite dei Consigli comunali dei due Comuni, che dovranno nominare un membro ciascuno fra i consiglieri comunali in carica; il Sindaco di Brusio e il Podestà di Poschiavo, invece, vi faranno parte d’ufficio. Ma la questione della presidenza potrebbe essere solo una delle questioni aperte. Infatti, come affermato da PLD e UDC, le dimensioni ristrette della Regione rappresenterebbero un problema per un corretto funzionamento dell’ente stesso. Non è della stessa opinione, però, Poschiavo Viva.
“Dal nostro punto di vista – aggiunge Ivan Pola – non è fondamentale la dimensione della Regione: è dagli anni ottanta che la Regione ha questa caratteristica e che è composta da due comuni. Basilare è che i comuni concordino fra di loro di delegare dei compiti e delle competenze specifiche in ambito regionale. Vale a dire dei compiti in cui le soluzioni regionali siano migliori di quelle che possono trovare i singoli comuni da soli e che siano in grado di risolvere i problemi, di elevare la qualità di vita, di migliorare le prospettive future e che risultino essere più economiche ed efficienti. Per fare questo, – conclude il portavoce di Poschiavo Viva – oltre che la direzione strategica affidata alla Conferenza dei Sindaci, ci vuole una organizzazione ben strutturata e performante con del personale qualificato”.
A cura di Marco Travaglia