Rimandati i lavori di risanamento di Repower a Miralago previsti nei prossimi giorni. Gli stessi vedevano coinvolti, oltre all’azienda elettrica, anche vari gruppi di interesse del territorio. L’inizio dei lavori slitta a causa della decisione dell’Ufficio Federale dell’ambiente (UFAM) di sottoporre ad una nuova analisi la soluzione precedentemente adottata per il risanamento.
Rinviate quindi ad ottobre 2020 le opere a Miralago riguardanti il rinnovo della presa di captazione dell’acqua per la Centrale di Campocologno nel Lago di Poschiavo, la realizzazione di due nuove centraline idroelettriche di dotazione e la costruzione di un laghetto di dotazione (per favorire il deflusso dinamico dell’acqua necessario per il passaggio dei pesci lungo il Poschiavino – come richiesto dalla legge federale sulla protezione delle acque).
I lavori, che sulla carta sarebbero potuti iniziare non appena ottenuto il via libera da UFAM, sono stati posticipati di un anno su decisione ragionata di Repower. L’azienda non vuole venir meno agli accordi presi con i gruppi di interesse sul territorio e nemmeno stravolgere il piano temporale prefissato, che teneva conto di ridurre al minimo l’impatto dei lavori sul turismo e sulla pesca.
Come spiegato dall’addetto stampa Thomas Grond, Repower vede di buon occhio questa decisione dell’UFAM, nonostante rallenti sensibilmente i lavori. L’ingente investimento di 25 milioni di franchi che Repower andrà a impiegare per questo risanamento, gran parte per il ripristino del passaggio dei pesci verso sud, rende l’azienda particolarmente attenta affinché tutti i lavori sostenuti si dimostrino sostenibili per la popolazione, l’ambiente e il territorio valposchiavino.
Il Bernina