Nel 30mo della morte di Georges Simenon (1903-1989) Adelphi manda in libreria la traduzione di un suo romanzo del 1952, teso, persino inquietante per la inesorabile messa in scena di cattiverie nascoste, quasi una parafrasi della famosa “banalità “ del male. Ma con sontuosa potenza di stile. Quando per Simenon si parla dell’aspetto stilistico bisogna riferirsi, insieme alla acuta capacità di sondare nel profondo dei grovigli d’animo delle persone, anche e forse soprattutto alla grande forza delle atmosfere: luoghi, odori, luci…
Recensione scritta e video: http://circolodeilibri.ch/novita-da-leggere/marie-la-strabica.