L’associazione 5 Soci Spars si è riorganizzata per l’annuale assemblea generale, in programma per sabato 30 novembre alle 14:00 presso il Ristorante Centrale di Poschiavo. Dopo questo importante momento istituzionale, Lucrezia Albertini, Teseo Albertini, Danilo Menghini, Marco Baumann e Benjamin Arner si sposteranno in Casa Torre; qui, come è stato annunciato dalla Commissione Cultura, riceveranno il “Premio di Incoraggiamento 2019”. Da questo importante premio iniziamo l’intervista con Teseo Albertini.
Teseo, che emozioni ha suscitato in voi il ricevimento di questa lode?
Siamo onorati del premio culturale del comune di Poschiavo; questo avvenimento rappresenta per noi un vero riconoscimento a livello pubblico del lavoro che stiamo svolgendo già da alcuni anni. Impegno che, oltre che recarci soddisfazione, porta visibilità turistica alla nostra regione e favorisce l’incontro e lo scambio culturale fra persone di età e di origine diverse.
L’assemblea generale del 30 novembre avrà come protagonista l’OpenAir. Com’è andata l’ultima edizione?
La terza edizione dell’Openair Cavaglia ha avuto un’affluenza che ha oltrepassato le 600 persone, di cui una buona parte ha trascorso entrambe le notti del fine settimana festivo nel campeggio. Una quarantina circa di enti, ditte o associazioni della regione hanno collaborato alla realizzazione dell’evento, durante il quale si sono esibite ben undici band.
Come da obiettivo, il bilancio finale è di 0 franchi, malgrado ci sia stata una maggiore partecipazione rispetto agli anni scorsi. La spesa per l’organizzazione di questo tipo di manifestazione è alta e aumenta negli anni. Un costo importante è dovuto alla scelta di costruire un programma musicale basato sulla musica dal vivo, senza pertanto rinunciare ad offrire al pubblico un intrattenimento musicale di lunga durata. Calcolando il numero di gruppi musicali che abbiamo accolto quest’anno, ben 10’000 franchi sono da considerare spesi per risarcire il lavoro degli artisti, senza contare ancora l’impianto e il servizio tecnico per quel che riguarda il suono e le luci e il trasporto e il montaggio delle strutture sceniche, la cui somma raggiunge i 12’000 franchi.
Ci sono numerosi altri costi legati al cibo, le bevande, il noleggio delle infrastrutture, l’installazione elettrica, i servizi igienici, di sicurezza, di riciclaggio e di smaltimento dei rifiuti. L’esito finanziario è dunque più o meno quello che ci aspettavamo, visto che l’associazione non punta al guadagno, ma piuttosto a mantenere accessibili ad un largo pubblico i prezzi d’entrata e di consumo di cibo e bevande. Un’ulteriore scelta che caratterizza il nostro evento è quella di offrire prodotti gastronomici di origine locale e di buona qualità, nel limite del possibile; ciò comporta un’ulteriore investimento per il nostro budget. L’obiettivo per i prossimi anni è di continuare su questa linea e se riusciremo in ciò saremo soddisfatti; chiaramente, se in futuro dovessimo avere un esito finanziario negativo troppo importante bisognerà cambiare strategia trovando altri metodi per far sopravvivere questo evento a cui teniamo molto.

Ci sono novità per il futuro?
Uno dei nostri ideali è quello di cercare, ogni anno, di proporre qualcosa di nuovo, mantenendo e migliorando però i principi base che ci accompagnano dal primo anno. In quanto associazione dei 5 Soci Spars stiamo organizzando la Rintanada, che si terrà il 28 dicembre 2019 alla Tana del Grillo. Si tratta di una serata di concerti dal vivo con una performance dj in chiusura, che ha visto il suo esordio nel dicembre 2017. Dopo la buona riuscita della prima edizione, quest’anno vogliamo riproporre l’evento e a breve pubblicheremo maggiori informazioni sul programma musicale della serata. Inoltre abbiamo già la data della quarta edizione dell’Openair Cavaglia, che si svolgerà, come da tradizione, durante l’ultimo fine settimana di giugno ovvero dal 26 al 28 giugno 2020. Anche quest’anno siamo consapevoli di organizzare l’evento in concomitanza con altri festival musicali grigionitaliani: il Grin Festival in Mesolcina e l’Open Air Sur l’Aua in Bregaglia. Per motivi di disponibilità personali e nel rispetto degli altri eventi estivi già programmati in valle durante lo stesso periodo, la sola opzione possibile è quella di conservare l’ultimo fine settimana di giugno, il quale finora sembra averci portato fortuna…

Quante soddisfazioni avete raccolto in questi anni e quali obiettivi avete raggiunto?
In soli tre anni siamo riusciti a crescere e migliorarci raggiungendo degli obiettivi che all’inizio ci sembravano difficili. Ad esempio, offrire un evento dedicato a diverse fasce d’età. In special modo, durante l’ultima edizione si è potuta osservare nel pubblico una grande diversità, grazie anche alle attività dedicate ai bambini e ad un programma musicale non solo concentrato nelle ore piccole. Un altro obiettivo che riteniamo di aver raggiunto è quello di offrire al pubblico del cibo e delle bevande di qualità a prezzi ragionevoli. Questo è stato possibile sia grazie al team di cucina autogestito dagli organizzatori del festival, che stanno diventando di anno in anno sempre più esperti, ma specialmente grazie alle collaborazioni con persone e ditte della regione.
Ci riteniamo quindi molto soddisfatti di quello che in soli tre anni siamo riusciti a costruire ed offrire. Malgrado ciò, ci piace mantenere uno spirito autocritico per poterci migliorare e innovare, ponendoci di volta in volta nuovi obiettivi. Quello che ci siamo prefissati per la prossima edizione riguarda i pernottamenti, sempre in crescita nell’area campeggio: vogliamo dedicarci ad un’organizzazione più accurata in termini di pulizia, servizi igienici e sicurezza, in modo da assicurare un’esperienza festiva piacevole per tutti, nel rispetto dell’ambiente e della quiete altrui.
Quanti tesserati vi sostengono?
Al momento, i membri dell’associazione sono una cinquantina e si tratta principalmente delle persone che ci aiutano concretamente, come i famigliari del gruppo organizzativo, i responsabili delle sezioni e gli aiutanti durante l’evento. Ci piacerebbe poter ampliare il numero di tesserati, perciò ne approfittiamo per fare un appello a chi desidera sostenere la nostra associazione. Scrivete una mail ainfo@openaircavaglia.ch se siete interessati a diventare membri dell’associazione.
Il riconoscimento culturale che andrete a ritirare potrebbe essere il carburante per alimentare un nuovo e più vivace spirito associativo?
Quel che è sicuro è che questo riconoscimento pubblico è uno stimolo che dà forza al gruppo associativo già esistente. Se poi questo avvenimento diventa risorsa per nuove collaborazioni, ben venga!
A cura di Marco Travaglia