“C’è un treno che viaggia e attraversa mezza Europa, su questo treno un’umanità spaventata, insicura, dubbiosa, tragica e dolente. Il paesaggio fuori è invernale, innevato, poca luce quando ce n’è, rigido, freddo, deprimente. I destini dei personaggi si intrecciano fra gli stridori delle rotaie, le fermate nelle stazioni, sembrano tutti correre verso l’iceberg che li attende di lì a qualche anno“. Non si poteva meglio di così sintetizzare subito all’inizio, come lo fa il giallista Antonio Manzini (sì, quello del vicequestore Rocco Schiavone) “Il treno per Istanbul “ di Graham Greene nella bella prefazione alla sua riedizione, appena uscita da Sellerio.
Recensione scritta e video: http://circolodeilibri.ch/novita-da-leggere/il-treno-per-istanbul-.