Nel 2020 tornano le streghe in Valposchiavo

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Lo scorso 9 gennaio, il Consiglio comunale di Poschiavo ha informato i propri cittadini in merito ad una concessione fondi, della somma di 20’000 franchi, riguardante l’Evento faro 2020 – Rassegna culturale “Streghe”: “Come contemplato all’art. 7 della Legge comunale per la promozione della cultura, la PGI ha presentato entro i termini previsti, ben 9 progetti sotto il cappello di Evento Faro sul tema “Streghe”. Il Consiglio comunale, su proposta della Commissione per la promozione della cultura, delibera un contributo pari a CHF 20’000.00 per la realizzazione di questo progetto nel corso del 2020”.

Abbiamo quindi contattato l’operatore culturale della PGI sez. Valposchiavo, Giovanni Ruatti, per sapere qualcosa in più sull’utilizzo dei fondi e sulla rassegna in oggetto.

Giovanni, il Comune di Poschiavo ha recentemente stanziato 20’000 franchi per la realizzazione dell’Evento faro Pgi sul tema “Streghe” in Valposchiavo; cosa puoi dirci in merito?
Ci terrei immediatamente a chiarire che lo stanziamento di CHF 20’000 è indirizzato alla rassegna “Streghe” e non alla Pro Grigioni Italiano. Il punto, così come presentato, può dare adito a fraintendimenti e per questo motivo vorrei spendere due parole per spiegare il ruolo della Pgi sez. Valposchiavo in tale progetto.

Prego, molto volentieri, così possiamo comprendere meglio come è nato questo progetto e le sue diverse collaborazioni.
La scorsa primavera ho avuto modo di ricevere notizia di due progetti legati al tema dei processi di stregoneria in Valposchiavo, ovvero l’esposizione del Museo poschiavino e la produzione di un film legato alla vicenda di Caterina Ross. Con gli interessati ci siamo chiesti se non fosse stato il caso di creare una rassegna che potesse approfondire il tema e svilupparlo su diversi fronti in maniera da renderlo maggiormente attrattivo. In estate abbiamo raccolto le proposte e in una riunione i diversi collaboratori e partecipanti hanno deciso di proporre il programma scelto al comune di Poschiavo come evento faro, sapendo che una delle condizioni per essere eletti è la collaborazione di più gruppi e persone alla creazione di un grosso progetto.
A questa riunione si è anche deciso che l’operatore culturale della Pgi Valposchiavo potesse occuparsi della ricerca fondi, della stesura del programma e della parte di coordinazione fra i diversi gruppi. Ecco perché la richiesta è stata inviata dall’ufficio della Pgi Valposchiavo, ma è stata firmata da tutti i responsabili dei progetti. All’interno della rassegna la Pgi Valposchiavo sostiene organizzando un solo evento, ossia una conferenza sui processi agli stregoni.

Giovanni Ruatti

Ci puoi quindi spiegare come saranno utilizzati i fondi?
Dunque, il sostegno finanziario, compresi i CHF 20’000 elargiti dal Comune di Poschiavo, finirà in un conto corrente unico. A fine rassegna il sostegno economico sarà spartito fra i diversi gruppi partecipanti in base alle spese messe a consuntivo.

Come sarà strutturato il progetto generale?
Prevediamo una rassegna sull’arco di diversi mesi, in maniera da tornare puntualmente sulla tematica e, così a più riprese far scoprire diverse sfaccettature di questo tema e non solo. L’idea è di partire a maggio 2020 e concludere il percorso a ottobre 2020.

Quali e quando saranno gli appuntamenti?
All’interno della rassegna abbiamo ben 9 progetti e al momento non abbiamo tutte le date degli appuntamenti. Ve li elenco brevemente in base a una possibile cronologia di presentazione:
– un film trailer (La verità mi l’i dita) realizzato dal “gruppo trailer” coordinato dall’operatore filmico Marco Fighera, sulla tragica storia di Caterina Ross;
– la pubblicazione Di streghe, santi e salvanchi, a cura di Mauro Lardi e sostenuta da Valposchiavo Turismo, sarà una guida culturale/turistica sui luoghi dove sono ambientate le leggende medievali valposchiavine;
– una conferenza durante il Festival delle erbe spontanee che si concentra sulle credenze locali e alpine, magiche o religiose legate alle erbe;
– uno spettacolo teatrale messo in scena dalle terze superiori della scuola comunale di Poschiavo, con la regia e la conduzione del regista Valerio Maffioletti;
– un’esposizione temporanea (2020/2021) del Museo poschiavino dal titolo “Streghe! Storie di persecuzione in Valposchiavo”, con la supervisione di storici quali Daniele Papacella e Cristina Giulia Codega;
– un’esposizione di figure di donne martoriate realizzate con lana infeltrita a cura dell’artista Ulrike Streck-Plath, e che saranno esposte in Galleria Pgi;
– una visita guidata alla torre dove erano imprigionati gli accusati abbinandola allo spettacolo teatrale Mi non sei (2017) della compagnia inauDita;
– conferenze sul fenomeno della stregoneria e in particolare un incontro sul lato poco noto dei processi agli stregoni, con la relatrice Cristina Giulia Codega;
– la proiezione del film Processo a Caterina Ross, pellicola del 1982, da parte de I Film di Devon House.

Essendo il tema streghe più volte trattato in diversi aspetti e sfaccettature nella nostra zona, avete in mente qualcosa di particolare o vi riallaccerete a lavori già presentati?
È vero il tema sulla stregoneria compare spesso in ambito storico-culturale, essendo stato quel periodo a cavallo tra Medioevo e “modernità”, un momento buio sul piano sociale e comunitario e per questo ricco di spunti per l’analisi storica.
La rassegna cerca, però, in generale, di offrire un approccio moderno alla questione, di sviluppare tematiche legate al trauma socio-storico che interessa ancora le nostre paure moderne e tocca la nostra sensibilità, e di trattare tematiche che gravitano in qualche modo attorno a quell’immaginario di mistero ed esoterismo che non rientrano nell’ambito puramente storico.

In che senso volete proporre un approccio moderno alla stregoneria?
Per esempio la rassegna offre un’esaustiva mostra del Museo poschiavino, che va a indagare tutti gli aspetti della tematica sulla stregoneria trattando l’esposizione con i mezzi e le conoscenze di oggi. Si cerca inoltre di dare un approccio moderno alla tematica con un film trailer (un filmato musicale) di alcuni minuti che racconta la nota storia di Caterina Ross rimanendo fedelissimo ai costumi storici, agli usi di un tempo, pur essendo girato in questi mesi in alcuni luoghi della nostra valle dal gruppo capitanato da Marco Fighera. Oppure, proponiamo una conferenza sui processi agli stregoni a Poschiavo, un ambito non ancora studiato a fondo qui da noi, a cura della storica Cristina Giulia Codega.

Possibile che il trauma socio-storico intacchi ancora i nostri timori nel ventunesimo secolo?
Ci siamo posti questa domanda e ci interessava capire come viene declinato il trauma sociale di quel periodo ai nostri tempi. Probabilmente, quella violenza e quel terrore è rimasto nel DNA della nostra società. Così presentiamo una mostra artistica di “donne martoriate” a cura di Ulrike Streck-Plath, artista che viene in vacanza in Valposchiavo e che è stata particolarmente colpita dalla nostra storia locale, e promuoviamo lo spettacolo teatrale di fine anno scolastico messo in scena dalle terze superiori con la regia di Valerio Maffioletti dove si sviluppa la tematica in chiave moderna: Chi sono oggi le streghe?

Ci sarà spazio anche per argomenti non propriamente storici, più fantastici diciamo?
Uno dei nostri obiettivi è proprio quello di dare spazio alle leggende e alle storie legate all’immaginario esoterico e leggendario. Con la nostra rassegna diamo la possibilità a un progetto di Mauro Lardi (che ha nel cassetto da diversi anni) di venire a compimento. La pubblicazione Di streghe, santi e salvanchi, in collaborazione con Valposchiavo Turismo, intende presentare i luoghi legati alle leggende della Valposchiavo sotto forma di guida culturale e turistica con i diversi percorsi da effettuare. Da un altro punto di vista al Festival delle erbe spontanee desideriamo capire la relazione tra piante, magia e mito con una conferenza dove ospitiamo due studiosi della tematica provenienti da Bormio, dove sono state fatte delle ricerche in tal senso.

Infine, oltre ai valposchiavini, a chi è indirizzata questa rassegna?
La tematica legata alle streghe è sempre attuale e l’intenzione è di far conoscere la nostra storia ai turisti e rispolverarla per i pus’ciavin in bulgia anche con una serata a fine luglio quando si avrà occasione di visitare Casa Torre e di assistere allo spettacolo Mi non sei della compagnia inauDita, che ben racconta, a livello socio-psicologico, il dramma delle persone accusate di stregoneria.


A cura di Ivan Falcinella

Ivan Falcinella
Membro della redazione