L’assemblea generale dell’Associazione Artigiani & Commercianti Valposchiavo (ACV), tenutasi giovedì 5 marzo 2020 presso il Raselli Sport Hotel di Le Prese, ha registrato una numerosa partecipazione di soci (55) e di alcuni di rappresentanti della politica e della stampa locale. A causa delle misure di distanziamento sociale messe in atto contro il propagarsi del Covid-19 – ha precisato il presidente Daniele Misani – la riunione è stata autorizzata dall’Ufficio dell’igiene pubblica cantonale solo previo rintracciabilità dei presenti, che hanno dovuto inserire nome e numero di cellulare in un’apposita lista.
Il discorso del presidente di ACV
Il presidente di ACV ha salutato i presenti con una nota iniziale di disappunto per la concomitanza con una cena organizzata dal Lions Club Valposchiavo, a cui alcuni membri di ACV hanno preso parte, facendo così appello ad un miglior coordinamento delle manifestazioni in valle: una problematica che in futuro dovrà verosimilmente essere meglio affrontata. Misani ha poi illustrato all’assemblea l’organigramma attuale di ACV con i vari rappresentanti in seno ai diversi enti valligiani e ha ribadito l’importanza di chi si mette a disposizione all’interno dell’associazione per mantenere vivo il rapporto con queste organizzazioni regionali. Una nota di rammarico è stata espressa anche all’indirizzo della politica locale, che ha deciso di non più delegare ad ACV la nomina di un suo rappresentante in seno alla Commissione di sorveglianza della Scuola professionale di Poschiavo. Misani auspica che le autorità politiche tengano comunque conto di ACV anche in occasione delle prossime nomine. Sempre rimanendo nel medesimo ambito, egli ha riferito che da fine marzo di quest’anno Marcello Gervasi non sarà più il rappresentante di ACV per «Valposchiavo Turismo», ente di cui fra l’altro questi è presidente fin dalla sua nascita nel 2016. L’albergatore valposchiavino, come reso noto a mezzo stampa, dalla prossima stagione estiva gestirà infatti l’Hotel Maloja-Kulm in Bregaglia.
Daniele Misani ha quindi passato in rassegna le principali attività promosse da ACV durante il 2019. Dopo l’assemblea generale ad aprile, nel mese di maggio è seguita la visita guidata alla Birreria Pacific ed è stata avviata un’inchiesta fra gli associati sulla formazione e la crescita professionale per adulti nell’ambito della gestione aziendale. A settembre si è tenuta in valle una conferenza del prof. Ferraresi sullo sviluppo e il consolidamento di un marchio, cui è seguito un seminario in Bregaglia in collaborazione con l’Associazione Artigiani & Commercianti Val Bregaglia. Infine a novembre vi è stata una conferenza di Ivano Somaini (Compass Security Group) e Andrea Genini (Helvetia Assicurazioni) sulla cybercriminalità, e in collaborazione con il Polo Poschiavo è iniziato un primo corso sull’azienda digitale frequentato da 17 persone.
Al termine dell’esposizione, Misani ha annunciato che a fine 2020 egli terminerà il suo quarto ed ultimo mandato come presidente dell’associazione, ed ha pure accennato alle prime misure adottate dall’imprenditoria locale a seguito del coronavirus. Alcune aziende avrebbero infatti già introdotto, laddove possibile, il telelavoro, altre avrebbero invitato a mettersi in quarantena alcuni collaboratori, mentre altre ancora stanno valutando l’opportunità di inoltrare al Cantone la richiesta per applicare il lavoro ridotto. Misani ha infine chiuso la sua relazione con un interrogativo che attualmente si stanno ponendo in molti: “Sta creando più danni il virus o la paura del virus?”
Valposchiavo Turismo, ottimi risultati nel 2019
Il presidente di Valposchiavo turismo, Marcello Gervasi, ha presentato le cifre sull’ottimo andamento turistico nel 2019. Oltre alla nota allietante sul numero annuo dei pernottamenti in albergo, che ha quasi riconquistato quota 60’000 – come nel 2010, l’anno del giubileo della Ferrovia del Bernina –, con 11’274 pernottamenti, il mese di agosto del 2019 ha segnato un nuovo record mensile da quando si tengono le statistiche. Gervasi ha poi parlato della partecipazione di Valposchiavo Turismo a diverse fiere dedicate al turismo e dell’aumento esponenziale di visualizzazioni del sito internet (110’344). Le campagne pubblicitarie promosse con Google AdWords avrebbero inoltre generato entrate pari a CHF 168’000.-. Nel 2019 è anche stato inaugurato il nuovo sportello presso la biglietteria completamente rinnovata della stazione ferroviaria di Poschiavo, nonché la «camera obscura» presso il punto d’appoggio dell’Ufficio tecnico sul Passo del Bernina. Per il 2020 Gervasi prospetta infine un incisivo calo dei pernottamenti a causa del coronavirus; un calo che non riguarderà però solo la nostra regione e che sarà verosimilmente globale. Alla fine della sua relazione Gervasi è stato ringraziato dal presidente Misani, che lo ha ringraziato per il suo costante impegno e il dinamismo profuso in seno al comitato di ACV e alla testa di «Valposchiavo Turismo», ed è stato salutato dai soci presenti con un caloroso applauso.
«Valposchiavo senza plastica»
È quindi stata la volta del giovane studente di diritto presso l’Università di Zurigo, Daniele Isepponi, che ha presentato all’assemblea il progetto «Valposchiavo senza plastica». Si tratta di una sua personale iniziativa che parte dal ragionamento che in Svizzera ogni anno si producono 706 kg di rifiuti a persona, che costituiscono uno spreco e una minaccia per l’ambiente. Lo scopo principale dell’iniziativa è dunque quello di ridurre il quantitativo di rifiuti. L’idea è quella di sostituire la plastica monouso con materiali biodegradabili, andando così a cambiare le nostre abitudini. Per far ciò le aziende devono innanzitutto capire quali sono le pratiche che causano maggiori rifiuti e cercare di eliminarne il consumo sostituendo i materiali. Le aziende che aderiranno a quest’iniziativa, oltre a rendere l’ambiente più pulito e causare meno costi alla collettività per la gestione dei rifiuti, avranno maggiore visibilità, saranno promotrici di una rinnovata sensibilità verso l’ambiente e adotteranno un’idea che è perfettamente in linea con i progetti «100% Valposchiavo» e «Smart Valley». Il logo con cui le ditte che vorranno partecipare al progetto si fregeranno è stato creato dalla 6â sud delle scuole elementari di Poschiavo e le iscrizioni sono aperte da subito. L’implementazione del progetto è prevista fra luglio e agosto di quest’anno. Il costo di adesione di CHF 35.- andrà a coprire le spese per la grafica e le stampe del logo che sarà affisso presso negozi e aziende.
Terminata l’esposizione del progetto, il signor Thomas Bardea dell’agenzia di comunicazione «Valtnet» di Le Prese, complimentandosi con il giovane studente, ha subito offerto il suo servizio per l’individuazione di aziende specializzate in tecniche plastic free e ha garantito al giovane e intraprendente studente la creazione gratuita di un sito internet per il progetto «Valposchiavo senza plastica».
Rifiuti e concorrenza “sleale” al punto “varia”
Dopo alcune comunicazioni di servizio il presidente di ACV ha lasciato spazio ad alcuni interventi dei soci. Il primo a prendere la parola è stato l’impresario Reto Capelli, che approfittando della presenza del consigliere comunale di Poschiavo, Orlando Lardi, e del sindaco di Brusio nonché neoeletto presidente della Regione Bernina, Arturo Plozza, ha chiesto come mai dopo il passaggio della gestione dei rifiuti dalla Regione ai Comuni, lo smaltimento della plastica sia sottoposto alla stessa tariffa dei rifiuti solidi urbani, mentre prima, se raccolta in modo separato, era compreso nella tassa base; un cambiamento che starebbe inducendo aziende e cittadini privati a infischiarsene della raccolta differenziata.
Se la risposta di Orlando Lardi è stata molto diplomatica, asserendo che il problema è stato oggetto di discussione proprio nell’ultima seduta di Consiglio comunale, quella del neopresidente della Regione è stata alquanto circonstanziata. Secondo quest’ultimo la ragione principale del cambiamento va ricercata nel fatto che il principio in vigore è “chi inquina paga”. Siccome la gestione dei rifiuti deve autofinanziarsi e già da un po’ di tempo la plastica non verrebbe più riciclata ma finirebbe negli inceneritori di Trimmis o Niederurnen, ciò sta provocando dei costi che devono essere coperti riscuotendo la tariffa in base al peso. Plozza ha inoltre precisato che per quanto riguarda il comune di Brusio, solo l’azienda InfoRLife di Campascio produce annualmente più di 100 t di rifiuti in plastica e per i motivi di cui sopra è giusto che si assuma anche i corrispettivi costi di smaltimento.
Un altro intervento è stato quello di Danilo Nussio, di «e-comunicare», il quale ha voluto portare all’attenzione dei presenti un punto di criticità dato dalla concorrenza, a suo dire sleale, inferta da enti parastatali nei confronti delle agenzie di comunicazione. In particolare egli ha menzionato il caso di «Grigioni Vacanze», finanziato fra l’altro con 6 mio di franchi provenienti dall’erario cantonale, che sta offrendo a comuni e ditte private servizi per siti web ed altro materiale informatico. “Proseguendo di questo passo – ha precisato Nussio – le periferie correranno il rischio sempre maggiore di impoverirsi in risorse e conoscenza”. A tal proposito un gruppo di persone in seno ad ACV si sarebbe già attivato a livello di politica cantonale per tentare di mettere un freno a questo genere di concorrenza.
Achille Pola