La scuola, oltre ad essere stato il primo luogo pubblico valposchiavino colpito dal Covid-19, rappresenta un’istituzione fondamentale per ogni società. Per capire quei primi momenti concitati e conoscere come si sta riorganizzando, abbiamo intervistato la direttrice delle scuole comunali di Poschiavo Sabina Paganini.
Dopo il primo caso di Covid-19 registrato nelle scuole, la situazione si è sviluppata in modo rapido: può spiegarci, dal suo punto di vista, quei momenti? Come avete gestito la situazione?
Mercoledì sera siamo stati informati dalla famiglia del contagio dell’alunno. La Direzione Scolastica e l’Ispettorato, assieme, sono entrati subito in contatto con il medico scolastico e con il medico delegato della Regione Bernina; successivamente ci siamo interfacciati con il medico cantonale, al quale abbiamo chiesto cosa fare: da qui la scelta di non isolare i gruppi scolastici. Sempre seguendo le indicazioni del medico cantonale, abbiamo preparato un’informativa da consegnare alle famiglie il giorno successivo, momento in cui sono state messe al corrente le autorità comunali e scolastiche sia di Poschiavo che di Brusio. Giovedì e venerdì, come indicazioni, abbiamo lavorato, anche se nell’aria si percepiva, anche tra i genitori, una grande tensione…
Ora, secondo le disposizioni del Cantone, la scuola rimarrà chiusa “fino a nuovo avviso”: quali sono le disposizioni che avete dato ad alunni e insegnanti?
Su questo punto ci basiamo sulle indicazioni del capo del Dipartimento dell’educazione Jon Domenic Parolini che, lo scorso 13 marzo, ha indicato, per queste prime due settimane, di non assegnare compiti. Questo lasso di tempo permetterà alla commissione preposta di trovare un modus operandi valido per le settimane a venire. Al momento opportuno, le famiglie verranno contattate dagli insegnanti di classe, che rappresentano il nostro canale di comunicazione. Per intanto, e fino al 20 marzo, stiamo offrendo un supporto a quelle famiglie che non hanno altre possibilità di accudire i figli oltre ai nonni; il tutto, ovviamente, seguendo le opportune misure sanitarie.

Che cosa accadrà se la sospensione delle lezioni si protrarrà a lungo? Come vi state organizzando (didattica a distanza, lezioni online… )?
E’ una bella domanda. Come detto, siamo in attesa delle indicazioni del Cantone, anche se, in questo momento, ci stiamo organizzando per trovare il canale più adeguato per rimanere in contatto con gli alunni. Il fatto di dover trovare delle piattaforme adeguate per tutti e tre i cicli rappresenta una sfida da non sottovalutare.
Vorrebbe destinare un messaggio alle famiglie che ruotano attorno al mondo della scuola?
Vorrei complimentarmi e ringraziare i genitori che, negli ultimi giorni, hanno affidato alla scuola i propri figli: in questa occasione così particolare hanno fornito grande fiducia e supporto a noi insegnanti. Ora spetta a loro aver cura dei propri figli, attenersi alle regole indicate, come per esempio non avere contatti con altri bambini, ma soprattutto creare una routine a casa che permetta loro di vivere con serenità; per esempio, strutturando e organizzando le giornate attraverso un orario prestabilito nel quale vengono distribuite sia attività fisiche che mentali.
Marco Travaglia