Per far fronte alle numerose necessità di chi vive nelle zone dove sono attive le nostre missioni, ma non solo, è necessario mettersi in gioco, ci vuole tenacia e spirito di sacrificio, anche per tentare di arginare la frequente indifferenza che contraddistingue chi “può permettersi tutto”, anche se esclusivamente a livello materiale. La crisi creatasi con il covid-19 ha probabilmente allentato la morsa in questo ambito e ha riportato – almeno in parte – a riconoscere i veri valori su cui fonda solidamente la nostra esistenza. Tra queste spicca anche l’aiuto al prossimo e lo esemplifichiamo con un breve racconto.
Scoppia un enorme incendio e si propaga nella foresta. Tutti gli animali, scappano al limitare del bosco e si fermano ad osservare le fiamme. Tutti, tranne un colibrì. “Farò qualcosa per spegnere l’incendio”, dice il minuscolo uccellino. Vola vicino al torrente più vicino e si tuffa nell’acqua. Si risolleva poi nell’aria portando nel becco una perla d’acqua che lascia cadere nelle fiamme. L’incendio divampa, ma il colibrì continua a volare al torrente e a tornare con una goccia d’acqua nel becco, convinto che quell’azione farà la differenza. Nel frattempo gli altri animali, alcuni dei quali con lunghe proboscidi e grandi bocche, come l’elefante, la giraffa, il leone e il leopardo, ridono della minuscola creatura. “Ma che cosa credi di fare?” lo scherniscono. “Sei solo un colibrì. Lo vedi quanto è esteso l’incendio. Pensi davvero di poter fare qualcosa di buono?” Senza sprecare tempo e stanco delle parole scoraggianti e della loro inazione, il colibrì si volta verso gli altri animali mentre si prepara a tornare al fiume esclama: “Sto facendo del mio meglio!” Così anche l’impegno della nostra associazione.
L’assemblea generale della Pro Missioni Kenya-Tanzania-Ecuador in versione pomeridiana ha nuovamente riscontrato apprezzamento tra i presenti. In quest’occasione sono stati delucidati i progetti svolti nel 2019:
Kenya: ristrutturazione della cucina della scuola e di quella del convento a Tuuru e finanziamento del personale medico specializzato presso il Cottolengo Centre di Nairobi;
Tanzania: risanamento degli alloggi per gli allievi a Tubora Maria e sistemazione di aule e bagni nell’edificio scolastico a Kisarawe;
Ecuador: costruzione di due case d’abitazione in mattoni e una in legno, realizzazione di una grande tettoia con l’aiuto delle persone della comunità e tinteggiatura interna ed esterna del patio che dà accesso alle aule scolastiche, alla sala parrocchiale e alla chiesa a Flavio Alfaro.
Con la ragguardevole cifra di 122 adozioni, vento in poppa anche per questo settore dell’associazione che garantisce il sostentamento minimo per contribuire alla crescita, allo sviluppo e all’istruzione dei bambini delle missioni.
Anche il volontariato procede a gonfie vele, con molte persone che si recano in missione per aiutare e grazie a questo loro impegno rientrano in patria con la soddisfazione di aver acquisito un’esperienza di vita indelebile.
Grazie all’impegno profuso da tutti gli attori in gioco, come scontato, le finanze subiscono – a livello di bilancio – un contraccolpo, che tuttavia si ripaga con interessi stratosferici nel contesto in cui i soldi vengono investiti. Non a livello monetario, ovviamente, bensì per una sana qualità di vita – che conta ben di più.
Ultima grossa novità, tutt’altro che meno importante, la nomina di don Antonio Crameri a vescovo ausiliario di Guayaquil (Ecuador). Di questa nomina è stato pubblicato un articolo sui media locali qualche settimana fa. A monsignor Crameri giungano i nostri più fervidi auguri per la nomina e per il lavoro che gli spetterà in questa nuova carica.
Di cuore auguriamo tanta salute e diciamo a tutti coloro che ci sostengono in un modo o nell’altro…
Asante sana! Muchas gracias! Grazie mille!
Comitato Pro Missioni Kenya-Tanzania-Ecuador
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