Dopo quasi un mese dall’inizio della stagione di pesca, circola soddisfazione tra gli addetti ai lavori. A confermarlo è stato il Guardapesca e guardiano della selvaggina, Livio Costa. Maggiore entusiasmo, come previsto, è stato registrato intorno alla pratica sul lago in barca, la più sentita: “Le prime impressioni, basate sulle mie osservazioni e da alcuni colloqui con i pescatori – ha dichiarato Costa – sono sicuramente ottime”.
La preda più gettonata nel bacino di Poschiavo, a discapito della trota, sulla quale sta pesando l’innalzamento della misura minima di cattura (da 24 a 30 centimetri) è il salmerino alpino. Stesso discorso vale per i fiumi, e in particolare nella parte brusiese del Poschiavino. Qui, sempre per via della nuova misura minima, si registra anche una bassa frequenza di pescatori, non paragonabile, ovviamente, alle presenze sul lago.
Grazie ad un tempo meteorologico favorevole, conferma Livio Costa, si sta assistendo ad una stagione normale, in linea con le aspettative. Un netto miglioramento rispetto all’anno scorso quando il caldo eccezionale di metà primavera aveva lasciato spazio ad un maggio freddo e capriccioso.
Se per la vendita delle licenze cantonali non è ancora disponibile un dato ufficiale, sono invece 173 le patenti comunali attualmente vendute, circa il 20% in meno rispetto all’anno scorso. Un dato che, però, come evidenzia il Guardapesca non è molto indicativo. Da sottolineare, invece, come ha rimarcato Costa, il fatto che, rispetto all’anno passato, sono mancate le licenze dei turisti che, comunque, a partire dalla terza settimana della stagione, stanno ricomparendo.
Il dato che, però, ha maggiormente segnato questa nuova stagione sportiva è stato sicuramente il ritorno, da parte degli interessati, ad una pratica di vita normale, dopo giorni o settimane di isolamento: “Tra i pescatori – confessa Livio Costa – ho respirato la loro contentezza nel poter uscire e trascorrere delle ore all’aria aperta; il bottino, per una volta, interessava meno: avevano un piacere enorme a uscire”. E a proposito di catture, la preda più grande finora registrata dovrebbe essere quella di Lars Eggler del Canton Zugo, che il 2 maggio aveva pescato un salmerino lungo ben 78 centimetri e dal peso di circa 4 chilogrammi. Per le prede, il mese corrente, risulta essere decisivo in quanto circa l’80% delle catture avviene in questo periodo. L’obiettivo, come conferma il Guardiapesca, a differenza dell’anno scorso, è stato sicuramente raggiunto.
Nel contribuire al buon umore dei pescatori pesa anche la realizzazione del nuovo porto al Botul. “La sua presenza – afferma Costa – incide tanto e positivamente; poter ormeggiare la barca in tutta sicurezza è un fattore determinante”. Per finire, sensazioni positive ci sono anche per quanto riguarda il proséguo dell’attività: “Penso – conclude Costa – che andrà avanti in maniera buona, sperando che il tempo meteorologico dia una mano: una colata di fango dovuta ad un forte temporale, infatti, rischierebbe di compromettere la stagione”.
Marco Travaglia
Inizio di stagione eccezionale,come riferito dal guardiapesca.Tempo buono,ma un po freddino alla mattina (un bel pö).Adesso pochi di misura e tanti piccoli,ma comunque bello vedere (al scimin chi sa mof.Auguri a tutte le ludrighi.