Boom di affluenze nei campeggi in Valposchiavo: apertura prolungata

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La Valposchiavo ha visto, durante gli ultimi mesi, un forte aumento del turismo. Infatti, a causa del coronavirus, molti Confederati hanno preferito trascorrere le vacanze entro i confini e cogliere l’occasione per esplorare il proprio Paese. Uno dei motivi principali per i quali la gente è giunta nella nostra Valle è senz’altro la cultura italiana come anche il poter immergersi nella splendida natura che la regione offre. Quale modo migliore di assaporare la natura, se non quello di scegliere come sistemazione il camping? I camping presenti in Valposchiavo sono situati a Viale, Camping Boomerang, e, presso Le Prese, il Camping Al Cavresc. Entrambe le strutture sono gestite dalla famiglia Giancarlo e Michela Cathieni. La stagione dei campeggi va da aprile fin verso la fine di ottobre.

Cosa vi aspettavate dal turismo estivo nella valle, dopo l’emergenza coronavirus?
L’apertura dei campeggi, causa Covid-19, è partita solamente il 6 di giugno quando il Consiglio Federale ha dato il benestare per aprire i camping a livello nazionale. Da subito abbiamo avuto un’ottima occupazione di entrambi i campeggi che gestiamo. Durante i mesi di luglio ed agosto si è dovuto inoltre creare, in accordo con il comune di Poschiavo, una zona riservata per i camperisti che sostavano in Valposchiavo per una sola notte. Questo parcheggio, denominato stop and go ha dato la possibilità ai camper di parcheggiare in una zona ben definita sul territorio.

Avete notato un aumento degli ospiti nei camping nel corso di quest’anno?
Abbiamo avuto un incremento causato sicuramente dalla pandemia. Ritengo che diversi vacanzieri hanno rinunciato a varcare i confini nazionali per le loro vacanze estive. Da una parte sono venuti a mancare i turisti provenienti dall’estero (Germania ed Olanda in primis) compensati però dai molti turisti Svizzeri che hanno visitato la nostra valle. Mi ha sorpreso la molta clientela proveniente dalla Svizzera francese che in diversi casi sono giunti a Poschiavo per la prima volta.

Si sono dovute apportare modifiche ai camping o alla gestione dei camping per far fronte a questo anno particolare?
Come tutte le strutture ricettive ci siamo adeguati alla norme di igiene, sicurezza e di tracciamento.

Quali misure particolari sono state adottate per affrontare la crisi dovuta alla pandemia?
Di per sé il campeggiatore, munito di camper, è molto libero ed indipendente, quindi particolari misure non ne abbiamo dovuto prendere. Si è provveduto a migliorare la disinfettazione dei servizi sanitari che il campeggiatore usufruisce.

Notizia degli ultimi giorni è che i campeggi svizzeri, dopo la stagione da record, stanno prolungando le proprie aperture annuali, vista anche la situazione metereologica. Voi terrete aperto più del solito?
Sì, solitamente chiudiamo a fine ottobre, ma abbiamo deciso, viste le tante prenotazioni, di prolungare l’apertura fino al 10 novembre. Un’estate che ha visto 4’000 ospiti a luglio e altrettanti ad agosto non può che riservare buone sorprese anche per l’inizio dell’autunno.


Angelica Costa