Nell’ultima riunione del Consiglio del Pubblico è stata presentata una demo della nuova piattaforma nazionale di streaming Play Suisse che sarà disponibile dal mese di novembre 2020. Con questa piattaforma gli utenti (tramite un login) potranno così accedere, gratuitamente, ad un’ampia selezione di produzioni SSR e coproduzioni delle varie unità aziendali. Play Suisse permetterà agli utenti di scoprire contenuti al di là delle barriere linguistiche. Il Consiglio del Pubblico ha valutato molto positivamente questa nuova offerta che permette anche uno scambio culturale fra le varie regioni della Svizzera nella salvaguardia delle quattro lingue nazionali come vuole l’Art. 4 della nostra Costituzione.
Si è in seguito discusso il monitoraggio realizzato dal CP a proposito di Filo Diretto; trasmissione che va in onda dal lunedì al venerdì e che racconta un po’ la realtà che ci circonda. Una sorta di contenitore quotidiano che ha raccolto apprezzamento e consenso da parte del CP, sia per la formula, sia per il taglio, sia anche per i contenuti.
L’analisi della copertura del servizio pubblico durante la fase di pandemia è stato un tema che ha coinvolto tutti e quattro i Consigli del pubblico nazionali (SRG.D (tedesco), SRG.R (romancio), RTS.R (francese) e naturalmente il CP della Svizzera italiana).
In generale nelle altre regioni della Svizzera è emerso un eccellente lavoro effettuato dal servizio pubblico (radio/TV e Web) durante il periodo della pandemia e una buona reazione di flessibilità nell’adattare il palinsesto alla situazione che si era venta a creare.
Anche il CP ha costituito un gruppo di lavoro che ha analizzato la copertura del servizio pubblico per il periodo marzo-maggio 2020.
Il CP ha riconosciuto gli sforzi e l’impegno profusi dall’azienda in quella situazione molto difficile e di gestione assai complessa sotto diversi profili. In questi tragici mesi di grande difficoltà per tutti (soprattutto per i servizi ospedalieri, ma manche per altre attività economiche di fondamentale importanza), ci si è resi ancora più conto della necessità di disporre di un servizio pubblico serio e un’informazione credibile e di qualità (in grado di filtrare anche le fake news che durante questo periodo si sono moltiplicate).
Se nel complesso la RSI ha mantenuto un elevato impegno, modificando, riorganizzando e rivedendo il proprio palinsesto, quasi giorno dopo giorno (si pensi per esempio all’annullamento di tutti gli eventi sportivi), il CP ha espresso qualche consiglio all’emittente di Comano in particolare su alcuni contenuti del palinsesto considerando che l’offerta della radiotelevisione pubblica acquisiva sempre di più una centralità e un ruolo importanti per la popolazione (gli share di ascolto lo dimostrano). Secondo il CP in alcuni casi si sarebbe potuto stimolare maggiormente il palinsesto offrendo scampoli di normalità e di intrattenimento al pubblico che con il passare del tempo diventava psicologicamente sempre più provato dalla situazione che si era venuta a creare.
In ambito informativo, si è plaudito agli sforzi fatti per dare conto, in modo completo e rigoroso, dell’evoluzione dell’emergenza e delle modifiche dei protocolli sanitari. Il CP consiglia di prestare attenzione all’utilizzo di una narrazione che possa rendere meno ansiogeni i difficili momenti di confinamento, qualora dovessero ripetersi anche in futuro.
Non da ultimo il CP si rammarica per la drastica riduzione della presenza femminile, dettata o meno da contingenze straordinarie, e la presenza di talune immagini stereotipate e auspica che in futuro siano messi a disposizione degli strumenti atti ad evitare il ripetersi di questa spiacevole situazione.
Il CP ha iniziato una riflessione a margine dei prospettati nuovi tagli nel bilancio dell’azienda, ritenendo che tale riflessione rientri nel perimetro delle legittime preoccupazioni del CP in quanto i tagli avranno ovvio e preoccupante effetto sull’offerta di programmi e sui mezzi a diposizione per adempiere al mandato di servizio pubblico.