Sui media tradizionali e sui social network tiene banco il tema dei vaccini contro il Coronavirus. L’ottenimento di un vaccino e di una cura per il virus che da quasi un anno ha rivoluzionato le nostre vite sono delle tappe fondamentali per sconfiggere la pandemia in corso. La Confederazione ha iniziato la propria campagna vaccinale tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio, a seconda dei cantoni. Qual è la situazione al momento? Abbiamo intervistato a riguardo il dottor Cristian Raselli.
Come si sta svolgendo la campagna vaccinale?
Nel cantone dei Grigioni la campagna vaccinale è iniziata ufficialmente il 4 gennaio. Per il momento il numero di vaccini a disposizione è ancora molto limitato. Per questo motivo ci si sta organizzando per distribuirli in modo equo in tutto il cantone seguendo una strategia di priorità secondo la categoria di rischio dei pazienti.
Le prime dosi di vaccino sono riservate per gli ospiti delle case anziani e delle case di cura.
Quali sono le prime categorie a essere vaccinate e quali saranno le prossime?
Le categorie di priorità sono definite in questo modo:
- Persone particolarmente a rischio
- Personale sanitario e personale di assistenza a persone a rischio
- Persone in strutture collettive con elevato rischio di infezione (per esempio istituti per persone disabili)
- Tutte le altre persone adulte
All’interno della prima categoria dovranno essere inizialmente stabilite delle ulteriori priorità vista la scarsità dei vaccini partendo dai pazienti sopra i 75 anni e dai pazienti con malattie croniche ad alto rischio indipendentemente dall’età, per passare poi ai pazienti tra i 65-74 anni.
La vaccinazione è volontaria: come si può segnalare la propria disponibilità a essere vaccinati? Si verrà poi contattati?
Per annunciarsi per il vaccino è prevista a breve la messa in funzione da parte del Cantone di una piattaforma digitale sul proprio sito. Le persone interessate si potranno annunciare indicando in quale centro di vaccinazione desiderano essere vaccinate. Gli appuntamenti verranno poi assegnati seguendo la lista delle priorità e non la data dell’annuncio.
Chi e dove somministrerà il vaccino? Sono già stati somministrati vaccini in Valposchiavo?
Per la somministrazione del vaccino alla popolazione verranno allestiti, nelle diverse regioni del Cantone, dei centri di vaccinazione. Al momento non è chiaro a partire da quando questi potranno essere attivi, tutto dipende dalla disponibilità dei vaccini.
Non sono previste al momento vaccinazioni negli studi medici a causa delle problematiche di logistica e stoccaggio dei vaccini.
Per quanto riguarda case di cura e case anziani, il vaccino sarà somministrato da equipe mobili organizzate dal Cantone che si recheranno nelle diverse strutture. La vaccinazione della popolazione al di fuori di questi centri è poi gestita a livello regionale: non saranno le equipe mobili che se ne occuperanno. Per il momento non sappiamo ancora quando toccherà alla Valposchiavo.
Quali e quanti tipi di vaccino si usano al momento? Come potrebbe cambiare la cosa in futuro?
Attualmente l’unico vaccino omologato da Swissmedic (autorità Svizzera per il controllo dei medicamenti) è quello prodotto da Pfizer/BioNTech, il quale si basa sulla tecnologia mRNA e di cui si è sentito parlare molto in questi ultimi tempi. La disponibilità di ulteriori dosi di vaccino aumenterà con l’omologazione del vaccino di Moderna basato sulla stessa tecnologia che dovrebbe avvenire a breve. Altri vaccini sono in fase di studio e valutazione, ma ci vorrà più tempo fino a quando saranno a disposizione.
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Ci sono controindicazioni per patologie o per soggetti particolari (allergie, altro)?
Il vaccino di Pfizer/BioNTech e Moderna non è omologato per le donne incinta e per le ragazze e i ragazzi sotto i 16 anni. L’unica controindicazione è un’allergia grave ai componenti del vaccino, in particolar modo al polietilenglicole (PEG). Reazioni allergiche gravi sono molto rare. In ogni caso chi fa la vaccinazione sarà tenuto in osservazione sul posto per almeno 15 minuti.
Più frequenti sono lievi effetti collaterali di breve durata come dolore nel punto di somministrazione, stanchezza, mal di testa, brividi e febbre.
I vaccini omologati da Swissmedic sono sicuri e molto efficaci. Il rischio di una complicazione dovuta alla vaccinazione è nettamente inferiore al rischio di complicazioni in caso di infezione da SARS-CoV2.
Su alcuni temi riguardanti la vaccinazione, specie la logistica, c’è ancora un po’ di incertezza, non le pare?
Sono consapevole che le informazioni al momento sono ancora un po’ vaghe. Un’operazione su così vasta scala (con vaccini che presentano difficoltà logistiche e di stoccaggio, attesa per le omologazioni e per la fornitura) richiede uno sforzo organizzativo non indifferente. La popolazione verrà informata man mano in modo più preciso sugli sviluppi della situazione.
C’è qualche altro commento o considerazione che si sente di fare sul tema del vaccino contro il Covid-19?
Sono convinto che il vaccino sia un’arma decisiva nella lotta alla pandemia offrendoci protezione individuale e collettiva e aiutandoci a ritrovare la serenità e la vicinanza.
A cura di Maurizio Zucchi