“Donne d’oltre frontiera”: un prezioso saggio della storica brusiese Francesca Nussio

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1896
Le gemelle Lia Pola e Gina Isepponi, nate a Cederna, in compagnia di Dino Isepponi, marito di Gina. Posano davanti al vecchio ristorante Motrice a Poschiavo, 1982 (Archivio privato Fam. Isepponi-Cederna, Poschiavo)

Brava, brava e ancora brava: l’autrice naturalmente. Non è consueto incominciare una recensione con il giudizio finale, ma tant’è.

Conosciamo molto dell’emigrazione grigione in Europa e nel mondo, poco invece è stato scritto di quella dall’Italia, dalla Lombardia, dalla Valtellina e Valchiavenna verso i Grigioni. La ricerca di Nussio copre il periodo post seconda guerra mondiale, nei Grigioni meridionali e al femminile. Ecco dunque “Donne d’oltre frontiera”.

Impresa notevole (e immaginiamo faticosa e impegnativa ) è stata riuscire a raccogliere ben 19 testimonianze di emigrate, nate tra il 1925 e il 1946, 17 valtellinesi e valchiavennasche, una della Bresciana ed ancora una dalla Bergamasca.

Non tutte hanno voluto poi abbinare alla propria testimonianza anche la pubblicazione delle proprie generalità per comprensibile riservatezza (garantita dall’autrice).

Di dieci invece abbiamo foto e storia personale nei dettagli. Eccole: Luisa Lazzarini in Plozza, nata a Teglio e residente a Brusio; le sorelle gemelle di Poggiridenti Gina Cederna in Isepponi e Rosalia (Lia) Cederna in Pola, residenti a Poschiavo; Rita Caspani in Capelli, Caterina Sala in Menghini ed Elisabetta Sala in Capelli, tutte di Grosio e residenti a Prada; Gabriella Gianoli in Clalüna di Gordona, residente a Stampa; Elisa Pelazzini e Cesira Gini di Villa di Chiavenna, rientrate in patria; Rina Bertola in Nussio, nata a Sondalo e residente a Brusio (prozia di Francesca Nussio).

La seconda:Cesira Gini (la donna più alta del gruppo che con una mano aiuta a tenere il pentolone assieme alla responsabile della cucina (al centro) e ad altre due donne impiegate nelle mense di cantiere. Posano in compagnia di un gruppo di operai italiani, davanti alla baracca di cantiere nei pressi di Innerferrera, 1957 (Archivio privato Fam. Rogantini-Gini, Villa di Chiavenna)

I lettori de Il Bernina conoscono già le signore Cesira Gini e Rina Bertola Nussio, perché tutte e due hanno reso la propria testimonianza in un filmato (“Ero una Veltlinerin… ”) realizzato dall’associazione sondriese Le Argonaute e di cui si è parlato qui sia nel dicembre del ’19 che nel luglio del ’20.

Una donna che colloquia con donne è di sicuro una buona base di partenza. Ma non basta. Mi sono già espresso con entusiasmo, perché se è vero che l’autrice si è affiancata alle intervistate con delicatezza, quasi prendendole per mano, grazie anche al fatto che due sue nonne erano giustappunto d’oltre frontiera, è anche vero che l’autrice ha una solida preparazione accademica sperimentata anche sul campo (e della quale chi scrive già in passato aveva avuto sentore). Per capirci meglio: il primo capitolo, quello delle testimonianze arriva a circa 240 pagine, a cui vanno aggiunte circa 200 pagine di analisi, premesse da una corposa introduzione e seguite da riflessioni conclusive, e poi fonti, bibliografia, glossario e da ultimo una breve carrellata di foto delle protagoniste e dei loro ambienti di lavoro.

Si è citato il secondo capitolo, quello analitico, ebbene qui l’autrice alza e allontana lo sguardo compiendo un’analisi antropologica, storica, sociale, economica e persino linguistica (l’incrocio tra italiano, dialetto d’origine e quello di residenza, con le inevitabili intromissioni dello schwizertütsch).

In conclusione citiamo tre titoli delle testimonianze: ”Ma dove sarà poi questo benedetto Cavaione”, “Si tornava la sera, magari stanchi morti, portato il letame tutto il giorno… e cantavamo”, “Ci hanno voluto davvero bene”.

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Il volume, frutto di un pluriennale progetto di ricerca sostenuto dall’Istituto per la ricerca sulla cultura grigione, è pubblicato da Viella, casa editrice di Roma specializzata nella saggistica. Il volume si può ordinare in qualsiasi libreria o direttamente online al prezzo di 39 € (www.viella.it). In Svizzera può essere ordinato presso il distributore grigione Desertina (www.desertina.ch/shop). A Poschiavo è inoltre possibile acquistare il libro presso Biblio.ludo.teca al prezzo di 42 Franchi.


Piergiorgio Evangelisti

2 COMMENTI

  1. Già fatto!
    Qualche giorno fa ero in Biblioteca a Sondrio. Maurizio Gemmi, un amico di vecchia data (coltissimo), è l’addetto all’acquisto dei libri. Volevo suggerirgli l’acquisto, appunto, del libro di Francesca Nussio. Ho appena cominciato a descriverlo, che mi ha cortesemente interrotto: “Già fatto!”.
    Mi auguro che altre biblioteche valtellinesi e valchiavennasche provvedano.