Sicilia, mafia, anni sessanta. Il capitano Bellodi capisce, prova a sciogliere i fili di un potere troppo articolato e diffuso, tra mezze parole e tradimenti. Se ne va, estenuato, ma tornerà. Dice il padrino: “Ci sono gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i pigliainculo e i quaquaraquà”. Un ritratto dell’umanità.
Incipit: “L’autobus stava per partire, rombava sordo con improvvisi raschi e singulti. La piazza era silenziosa nel grigio dell’alba… ”.