Altre filiali bancarie a rischio dopo la chiusura UBS a Poschiavo?

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La chiusura della sede di Poschiavo di UBS ha inevitabilmente portato con sé una riflessione sulla presenza degli altri istituti bancari in Valposchiavo. Tre le banche presenti: la Banca Cantonale Grigione (con tre filiali a Poschiavo, Brusio e Campocologno), la Raiffeisen Valposchiavo, con la sede di Poschiavo e la filiale di Brusio e, infine, la BPS-Suisse con la sua sede poschiavina.

Il timore di perdere posti di lavoro e, insieme, presenza territoriale delle banche è concreto. Abbiamo perciò deciso di contattare i tre istituti per chiedere loro conto dei progetti legati alla presenza sul territorio in un mondo che cambia e che sempre di più punta sul digitale.

Dalla Banca Cantonale Grigione ci ha risposto Thomas Müller, che si occupa di rapporti con i media.

La Cantonale possiede attualmente 3 filiali in Valposchiavo: la succursale di Poschiavo e anche le filiali di Brusio e Campocologno. Avete per caso allo studio un ripensamento su questa presenza o la ritenete adeguata?
Con quasi 50 filiali, la Banca Cantonale Grigione gestisce una delle più fitte reti di filiali della Svizzera. Vi è una tendenza al calo delle frequenze nelle filiali in tutto il cantone.
A causa di questo sviluppo, nel lungo periodo tre filiali in Valposchiavo sono sicuramente troppe e non si può escludere la chiusura di una filiale. Al momento, tuttavia, non è stata presa alcuna decisione in merito a se, quando e quale sede sarà interessata. La presenza della Banca Cantonale in loco in Valposchiavo rimarrà molto importante anche in futuro.

L’avanzata delle nuove tecnologie e della concorrenza di strumenti anche online è una minaccia alla presenza fisica del vostro istituto bancario?
La digitalizzazione può semplificare molto nel settore bancario, ma non può sostituire del tutto le relazioni interpersonali. Occorrono quindi sia una consulenza finanziaria personale e completa in loco sia delle offerte digitali semplici e facilmente comprensibili.
Poiché la presenza fisica nelle regioni è importante per noi, negli ultimi anni abbiamo rinnovato tutte le nostre sedi regionali. È attualmente in programma, ad esempio, la costruzione della nuova sede a Davos.
Inoltre, investiamo continuamente nelle nostre soluzioni digitali in modo che i clienti possano eseguire transazioni bancarie in modo semplice e indipendente, indipendentemente dall’ora e dal luogo nel quale si trovano. 

Per quanto invece riguarda la Raiffeisen Valposchiavo, le preoccupazioni si appuntano soprattutto sulle possibili insidie presentate da eventuali fusioni, delle quali abbiamo chiesto a Tino Zanetti, presidente del Consiglio di Amministrazione della banca.

Signor Zanetti, nel corso degli anni la presenza della vostra banca in Valposchiavo ha subito molti cambiamenti. Qual è la situazione attuale?
In questi ultimi anni abbiamo comunicato in modo chiaro con i nostri soci, indicando ripetutamente i nostri obbiettivi strategici volti a rinforzare e sviluppare la presenza della nostra banca in Valposchiavo. Da un lato abbiamo concentrato la nostra presenza fisica a Poschiavo, senza per tanto dimenticare i nostri soci domiciliati a Brusio, mantenendo la succursale di Brusio. Con queste scelte siamo convinti di poter garantire anche in futuro un servizio a 360° ai nostri clienti e di offrire ai nostri collaboratori dei posti di lavoro di qualità. I riscontri ricevuti negli ultimi mesi, segnatamente dai nostri soci, ci hanno confermato che questi cambiamenti vengono apprezzati e visti in modo positivo per la nostra banca. Da l’altro lato, siamo lieti di aver trovato un anno fa nella persona di Matteo Marchesi un nuovo direttore per la nostra banca, il quale oltre alla sua preparazione professionale ci ha convinto anche per la sua motivazione di affrontare le sfide del futuro in modo proattivo, sempre rispettando la nostra identità di banca cooperativa indipendente. Assieme con i nostri collaboratori e i nostri soci abbiamo creato una situazione attuale che ci permetterà di decidere serenamente sul futuro della nostra banca.

Spesso si è parlato di una possibile fusione con un’altra Raiffeisen. Non c’è il rischio di perdere dei posti di lavoro proprio nella nuova sede, oltre che magari di chiudere una delle filiali?
In questo contesto mi preme ricordare che siamo una cooperativa bancaria indipendente e di conseguenza un’eventuale fusione con un’altra banca Raiffeisen deve sempre essere approvata dai nostri soci. Come Consiglio d’Amministrazione siamo assolutamente consapevoli che una eventuale fusione non deve essere fine a sé stessa, ma bensì utile al mantenimento dei nostri servizi di qualità in Valposchiavo e garantire dei posti di lavoro qualificati ai nostri collaboratori. Queste sono le premesse che ci siamo dati per affrontare il futuro con o senza fusione con un’altra banca. Evidentemente il mondo bancario è in forte evoluzione e al momento nessuno è in grado di predire fino a che punto i futuri sviluppi generali nel mondo bancario, ci condizioneranno nelle nostre scelte. Ma nel rispetto di chi ci ha consegnato il testimone e che ha dovuto affrontare delle sfide non meno impegnative di quelle che ci attendono, non ci possiamo fermare e semplicemente sperare in un buon esito.

Si sente quindi di rassicurare i clienti di Raiffeisen?
Penso che con le decisioni prese negli ultimi anni, abbiamo dimostrato che crediamo fortemente nel nostro futuro in Valposchiavo. Per cui, non è questione di rassicurare i nostri soci e i nostri collaboratori, ma bensì di dimostrare con i fatti concreti che lavoriamo quotidianamente per il futuro delle nostra banca Raiffeisen. In questo contesto mi fa piacere evidenziare che abbiamo pubblicato un nuovo posto di lavoro presso la nostra banca. Questo è un altro passo per rinforzare la nostra posizione in Valposchiavo.

Diverso dai precedenti è invece il caso della BPS-Suisse. L’istituto di Lugano, controllato però dalla casa madre di Sondrio, è presente in Valposchiavo con una sola filiale. Telegrafica ma chiarissima la risposta in merito al mantenimento della presenza a Poschiavo che abbiamo ricevuto da Andrea Romano, responsabile marketing e relazioni pubbliche della banca: “La ringrazio per la domanda e le confermo che non è intenzione del nostro Istituto chiudere la succursale di Poschiavo, anzi siamo molto soddisfatti della nostra presenza sul territorio”.


Maurizio Zucchi

Maurizio Zucchi
Collaboratore esterno