Nell’ultima seduta di Giunta, tenutasi lunedì 1° febbraio, il consigliere comunale Orlando Lardi (Turismo, economia e foreste) ha presentato due varianti inerenti la separazione, nel tratto che va da Alp Grüm a Cavaglia, del sentiero bike da quello escursionistico riservato ai pedoni. Come ormai noto, infatti, l’aumento del turismo legato alla bici, in forte espansione negli ultimi anni (sono 10’000 le due ruote salite sul trenino rosso nell’estate scorsa), sta creando alcuni disagi agli amanti della tradizionale passeggiata. Da questa problematica è nata quindi la necessità di trovare una soluzione, che sia dai più condivisa.
Variante 1 – Cosa prevede?
- Sistemazione del sentiero e spostamento degli escursionisti via Palü-Li Vegli-Cavaglia.
- Realizzazione di un nuovo sentiero bike tra Belvedere e Stablini.
- Mantenimento sentiero bike Stablini-Cavaglia.

Variante 2 – Cosa prevede?
- Mantenimento del sentiero escursionistico attuale via Stablini-La Dota
- Realizzazione di un nuovo sentiero bike via Plan da Spagna-Palü-Li Vegli-Cavaglia
- Mantenimento del sentiero escursionistico attuale via Palü-Li Vegli

Nell’ottica del dialogo è quindi nata, proprio durante la seduta del Legislativo, una terza variante che, secondo l’opinione del suo promotore, Carlo Vassella, intende fornire un ulteriore spunto di riflessione. “La mia proposta – spiega il consigliere di Poschiavo Viva a Il Bernina – prende le mosse dalle due varianti presentate che, a mio modo di vedere, rappresentano due estremi: la prima, economicamente sostenibile, ma che va a togliere la tratta panoramica Stablini-La Dota agli escursionisti, un classico dei sentieri della Valposchiavo; la seconda, meritevole di conservare il sentiero panoramico, ma molto onerosa (476’700 CHF contro i 233’7000 CHF della prima). La mia riflessione – aggiunge – è piuttosto semplice: non potrebbe esserci una via di mezzo?”.
L’idea di Vassella, infatti, sarebbe quella di tenere buona, per le bici, la prima parte della prima variante (dal Belvedere fino all’incrocio dei due sentieri sopra la galleria ferroviaria di Palü) e la seconda della seconda variante (ossia la realizzazione di un nuovo sentiero bike separato da quello pedonale, dall’incrocio dei sentieri sopra la Galeria da Palü-Palü-Li Vegli-Cavaglia). “E’ importante sottolineare – spiega il consigliere di Poschiavo Viva – che conservare la tratta panoramica rappresenta anche una volontà espressa dal Consorzio Case e Monti e Vicinato di Cavaglia”.
Fatte queste premesse, Carlo Vassella tiene a precisare che la sua va considerata come “una proposta di massima, che va studiata e analizzata nei dettagli e sulla quale sarà la Giunta a doversi esprimere”. In conclusione un dato curioso, e cioè il fatto che, per una volta, dalla Giunta arrivi una proposta più onerosa (il costo stimato per la terza variante si aggira intorno ai 370’000 CHF) rispetto a quella proposta dal Consiglio.
Marco Travaglia
Personalmente sono sceso due volte quest’estate da Alp Grüm a Cavaglia percorrendo il sentiero che passa da Li Stablini e i ciclisti che sono arrivati sono stati tutti gentili e hanno rallentato, mi sono tirato da parte e non ho avuto particolari problemi. Forse è stato un caso perchè si sentono lamentele sui Bikers che sarebbero poco educati.
Difficile giudicare le varianti ma secondo me la maggioranza degli escursionisti predilige scendere dal sentiero Li Stablini. Scendere da Palù per i Bikers potrebbe essere molto spettacolare con molte curve data la pendenza e inoltre arriverebbero direttamente alla centrale di Cavaglia. Svantaggio i costi di costruzione e di manutenzione.
Bundí Bruno,
curata la presa di posizione ….. rispecchia l’idea del capo dipartimento.
Non c’è peggior sordo di chi non vuole udire.
La soluzione soddisfacente é una sola ed é quella di crare un sentiero unicamente per le biciclette che tra l’altro sono arrivate dopo e lasciare i sentieri storici esistenti agli escursionisti, questa la soluzione per salvare capra e cavoli.
Buona giornata Muro.
caro Amico
la variante esposta credo rispecchi anche la volontà del Consiglio Comunale. a parte l’impatto ambientale, l’idea proposta da Carlo Vassella (variante 3) è un ottimo compromesso, da valutare. creare un tracciato completamente nuovo in una tratta in cui già esistono due sentieri – tre se vogliamo aggiungere quello della Val Pila -, oltre ad una linea ferroviaria, non è tuttavia cosa da poco. c’è inoltre il maggior costo che il Comune si dovrebbe addossare. resta il fatto che il quesito va risolto in tempi ragionevoli, personalmente mi auguro che ci sia la volontà politica di farlo.
permettimi infine una nota personale: è chiaro che gli escursionisti sono arrivati prima, e godono di ogni priorità. erano arrivati prima anche i cavalli e le carrozze sul valico del Bernina, all’epoca, ma non per questo si è rinunciato ad attrezzare la strada per il passaggio di automobili e autocarri.
cordiali saluto dal Canton
bruno raselli
Il problema è noto, ed è un problema di abbondanza. La frequenza di mountain biker sulla tratta Ospizio Bernina-Poschiavo è in costante aumento e fra Alp Grüm e Cavaglia ostacola i tradizionali escursionisti a piedi. La politica ha riconosciuto il disagio e lo sta affrontando, tre sono le soluzioni proposte.
Va detto subito che i classici escursionisti a piedi – che hanno fatto la fortuna del turismo valligiano -, continuano ad essere in grande maggioranza. È quindi scontato che nella scelta delle varianti devono godere di priorità. E mi chiedo: scendendo da Alp Grüm a piedi, quale è la tratta più spettacolare da percorrere? Quale il panorama più ammaliante, più accattivante? Personalmente penso alla discesa al Lago di Palü, con quello che resta del ghiacciaio davanti agli occhi, con una flora speciale attraverso la gora e la cascata da li Acqui da Palü, Li Vegli, Cavaglia. Con l’ulteriore vantaggio di potersi fermare presso il simpatico agriturismo in attività. È chiaro che il sentiero va reso percorribile a tutti, attrattivo, così come prevede la variante uno. Fra l’altro la meno costosa, grazie anche alla partecipazione di Repower nel rifacimento dell’eco sentiero. Coi tempi che corrono forse non va dimenticato. Una variante, quella candeggiata dal Consiglio, che andrebbe anche a risolvere il problema del passaggio di bici fra le case di Cavaglia.
È chiaro che ognuna delle varianti proposte comporta anche lati negativi e qualche rinuncia.
Ciò nonostante mi auguro che la questione venga affrontata in tempi brevi, la posta in gioco è alta.
Bruno Raselli