Domenica 7 marzo 2021 avrà luogo in tutta la Svizzera la giornata del malato. L’evento, organizzato da oltre ottant’anni dall’associazione svizzera “Giornata del malato”, ha lo scopo di promuovere i rapporti tra malati e persone sane, ricordando i doveri delle persone sane nei confronti dei malati e favorendone la comprensione per i loro bisogni. Ogni anno la Giornata del malato sensibilizza inoltre la popolazione su un tema d’attualità legato alla salute e alla malattia. Il motto di quest’anno, “Vulnerabile ma resiliente”, intende sensibilizzare sul fatto che malattie e disabilità non ci limitano solamente a livello fisico, ma hanno ripercussioni anche a livello psichico.
Nello stesso modo in cui rafforziamo il sistema immunitario del nostro corpo, possiamo farlo anche con la nostra psiche e diventare più resistenti. Un aspetto importante in questo senso è costituito dalla società e dall’ambiente sociale, di cui fanno parte gli amici e la famiglia, ma anche nuovi contatti, ad esempio persone che condividono la medesima sorte o che hanno già superato la crisi. L’appello è pertanto quello di trattare in modo più aperto gli argomenti di malattia e salute psichica all’interno della società, parlandone in modo da rafforzarsi tutti assieme.
Da un’analisi proposta dal Panel svizzero delle economie domestiche – una vasta inchiesta condotta annualmente in Svizzera con l’obiettivo di osservare l’evoluzione delle condizioni di vita della popolazione, integrando le stesse persone a più riprese nel corso degli anni – risulta che la reazione delle persone alle malattie è diversa dal punto di vista psichico e si manifesta in momenti diversi. Per principio si possono riconoscere 4 gruppi diversi. Il primo reagisce in modo resiliente, vale a dire che le persone né prima, né dopo, né durante la malattia mostrano alcun carico psichico importante (nel caso dello studio svizzero il 54%). Nel secondo gruppo (9%), poco dopo il rilevamento della malattia, si manifesta un carico psichico. Dopo qualche tempo le persone di questo gruppo si riprendono, imparano a gestire la malattia e sviluppano strumenti per superare la situazione mutata. Questo processo porta ad un rafforzamento della resilienza e fa sì che quest’ultima possa essere impiegata anche in altri settori della vita. Nel terzo gruppo (il 15%) il carico psichico si manifesta con un certo ritardo, vale a dire alcuni anni dopo l’accertamento della malattia. L’ultimo gruppo (nello studio svizzero il 22%) è e rimane sotto stress psichico e questo stress, nella maggior parte dei casi, era già presente prima della malattia.
Il messaggio è perciò quello di sostenersi a vicenda. Sostenere le persone che non stanno bene, impegnarsi per loro e coinvolgerle. Sarebbe utile trattare in modo più aperto gli argomenti malattia e salute psichica e se ne parlasse per rafforzarsi reciprocamente.
Causa il perdurare della pandemia e le conseguenti restrizioni, quest’anno non viene organizzato il tradizionale ritrovo presso il CVSP Ospedale San Sisto per commemorare la Giornata del Malato. Saremo vicini a ospiti e degenti con un pensiero particolare, affinché questo giorno possa comunque diventare un momento d’inclusione e di prossimità, in sintonia con i principi che intende trasmettere l’evento.
Centro sanitario Valposchiavo