Tutela della Via di Palazz: verso la raccolta firme

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Nell’ultima seduta di Giunta, a Poschiavo, il presidente Fulvio Betti ha reso attenti i presenti circa una raccolta firme dei confinanti della Via di Palazz, i quali hanno proposto di trovare una soluzione legata alla viabilità dell’area attraverso la prossima pianificazione. Si tratta, a tutti gli effetti, di una missiva (indirizzata al Consiglio comunale e al podestà) attraverso la quale vengono evidenziati i disagi legati alla circolazione del traffico veicolare, anche in vista della realizzazione del nuovo centro medico. La lettera, datata il 20 aprile, si apre con un’argomentazione relativa al riconosciuto e indiscutibile pregio storico della via (“Non è un caso se Poschiavo è una delle borgate svizzere meglio conservate che a tutt’oggi presenta un ricco patrimonio architettonico dell’Ottocento quasi intatto, riconosciuto a livello cantonale e federale”).

“A più riprese – si legge nella missiva – i frontisti dei Palazz hanno segnalato alle autorità competenti la situazione precaria del quartiere come della via, sia per il forte aumento del traffico motorizzato (macchine e mezzi pesanti) che rende impraticabile la via per i pedoni, sia per i danni arrecati alle abitazioni e alle persone”. A questo proposito, uno scambio di vedute tra i residenti dei palazzi e l’amministrazione comunale era già avvenuta nel 2012. L’allora podestà, Alessandro Della Vedova, unitamente al Cancelliere, Nicola Passini, avevano chiesto di “pazientare fino quando la nuova pianificazione locale entrerà in vigore”. Sul tavolo, infatti, erano state messe diverse proposte.

I firmatari della missiva, in vista della nuova pianificazione, hanno deciso di avanzare un nuovo tentativo. “Ci rivolgiamo quindi di nuovo alle Autorità comunali per chiedere che la Via di Palazz sia riqualificata, riportandola a strada di quartiere, alla sua prima funzione adeguata al complesso storico”. Le motivazioni riportate a sostegno della richiesta sono diverse: dalla sicurezza stradale ai danni agli edifici dovuti alle continue vibrazioni, fino all’inquinamento atmosferico e acustico.

La preoccupazione dei confinanti della Via di Palazz si estende anche alla realizzazione del nuovo centro medico: “L’inizio dei lavori al cantiere […] – conclude la lettera – è ormai imminente. Chiediamo quindi che per prevenire al più presto pericoli e danni, vengano disposte misure urgenti per deviare il traffico previsto su percorsi alternativi”. La risposta ufficiale del podestà e della cancelleria è arrivata il 4 maggio scorso. Rispetto all’ultima problematica esposta, la posizione dell’amministrazione è chiara: “In vista del cantiere previsto per la realizzazione del nuovo centro medico, e dei relativi trasporti, purtroppo, le alternative valutate non sono percorribili da vari punti di vista: tonnellaggio consentito, tipologia della strada, lunghezza dei percorsi e altri. Pertanto, nel rispetto della segnaletica ufficiale “28 t”, il transito dei mezzi avverrà lungo la “Via di Palazz” e la “Via da S. Maria”.

Palazzo Tommaso Lardelli e Giacomo Matossi

Per quanto riguarda la trasformazione dell’area nel lungo periodo, per i confinanti della Via di Palazz non sembrerebbero però arrivare indicazioni rassicuranti: “Anche le Autorità comunali riconoscono l’importanza dei “Palazz” nell’ambito del concetto urbanistico del Borgo e sono coscienti delle problematiche legate al transito dei veicoli lungo questo quartiere d’importanza nazionale. Segnaliamo tuttavia che non è facile trovare soluzioni adeguate al traffico e per l’accesso a Cologna. Nell’ambito della revisione della pianificazione locale, verranno valutate possibili alternative”.

Per sensibilizzare la cittadinanza e le autorità comunali, i confinanti della Via di Palazz stanno pensando di organizzare una raccolta firme. Eventuali indicazioni in merito saranno rese note nei prossimi giorni.


Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

4 COMMENTI

  1. Concordo pienamente con Josy Battaglia e auspico che vengano sviluppate proposte concrete da realizzare già nei prossimi due o tre anni. Mi sono accorto che il traffico nel Borgo (quello fatto in casa, delle corse brevi) è aumentato sensibilmente. Ogni tanto un qualcosina si muove, come il limite di velocità a 30 all’ora in Via da li Sberlefi, molto sensato (se qualcuno dei lettori o delle lettrici ce la fa a passare a 20 inclusa la curva da “Gùie” senza levare nessun paracarro me lo faccia sapere e riceve una bottiglia di Sforzato Le Anfore di Marcel Zanolari).

    • A Coira si incontrano limiti di 20 km/h in piena città,a Bivio su una strada principale cantonale idem,nel Borgo di Poschiavo liberi tutti… e un traffico intollerabile per strade che furono pensate per carri trainati da cavalli…

      • …quella dei 30 km/h in via da li Sberlefi la volevo esprimere in modo scherzoso, ma credo di non esserci riuscito… volevo dire che lì il segnale dei 30 km/h è assurdo, perché con le macchine larghe di oggigiorno quasi non si passa proprio, o si passa al passo…

  2. Tutto il Borgo di Poschiavo andrebbe limitato al traffico!Abbiamo la fortuna di avere uno dei più bei Borghi della Svizzera italiana,che al contempo è invaso da un traffico insensato,pericoloso e di mera comodità per mancanza di lungimiranza e prospettiva di chi dovrebbe occuparsene.Giusto preservare la via di Palaz,concordo pienamente,ma su dovrebbe guardare al contesto Borgo per fare qualcosa di sensato per il futuro,che regga negli anni e di cui andar fieri.