Sempre più soddisfazioni per Badilatti al Giro

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Immagine dalla pagina Facebook di Matteo Badilatti

Il Giro d’Italia è una delle competizioni più antiche e più prestigiose del mondo del ciclismo, ma anche una delle più dure. Matteo Badilatti, però, è un corridore che si esalta nella fatica, nelle difficoltà e nelle salite.

Non c’è allora da stupirsi che, in questa terza settimana all’insegna di pendii, Matteo stia facendo segnare i suoi migliori risultati. Lo avevamo lasciato una settimana fa nella tappa con arrivo a Bagno di Romagna. Matteo era giunto 35° e la sua classifica generale segnava un 67° posto. Il colombiano Egan Bernal comandava la classifica generale e indossava quindi la maglia rosa. Un primo lampo è arrivato per il ciclista valposchiavino nella 14ma tappa, con arrivo sul Monte Zoncolan, nel quale Matteo è giunto in 30ma posizione, recuperando ben 15 piazze in classifica generale risalendo quindi al 52° posto. Ma era soltanto l’inizio.

La prestazione più brillante fino ad ora di Badilatti in questo Giro d’Italia, e quella che più di ogni altra ne ha messo in rilievo le qualità tecniche, doveva ancora venire: nella 17ma tappa del 26 maggio con arrivo a Sega di Ala, infatti, è letteralmente volato restando per buona parte della frazione nel gruppo di testa, e arrivando a soli 6’17’’ dal vincitore Daniel Martin. L’irlandese è per Matteo una vecchia conoscenza, visto che appartiene alla squadra in cui Badilatti militava fino a pochi mesi or sono, la ISRAEL START UP NATION.

Infine, una nota riguardante la classifica generale: grazie a quest’ottima tappa Matteo Badilatti risaliva alla 40ma posizione, migliorandosi ulteriormente di una piazza nella successiva con arrivo a Stradella nella quale è giunto con il gruppo.
Per quanto riguarda il leader della classifica generale, al vertice vi è sempre Egan Bernal della INEOS GRANADIERS, con un vantaggio di 2’21” su Damiano Caruso della BAHREIN VICTORIOUS e perciò i giochi non sono ancora chiusi.

Sarà interessante seguire la 19ma e 20ma tappa che presentano caratteristiche adatte a Matteo, per vedere se ci potrà regalare qualche altra soddifazione, in un Giro d’Italia d’esordio che lo ha visto comunque superare ampiamente le aspettative.


Maurizio Zucchi

Maurizio Zucchi
Collaboratore esterno

4 COMMENTI

  1. Grande Matteo. In questi ultimi anni mi hai fatto ritornare la grande passione per il ciclismo, che è uno sport, non un gioco, come ho letto oggi su uno striscione sullo Spluga. Cercare ogni giorno il numero 122 nel gruppo è diventata una piacevole consuetudine. Facci sognare ancora a lungo.