Il Giro d’Italia è una delle competizioni più antiche e più prestigiose del mondo del ciclismo, ma anche una delle più dure. Matteo Badilatti, però, è un corridore che si esalta nella fatica, nelle difficoltà e nelle salite.
Non c’è allora da stupirsi che, in questa terza settimana all’insegna di pendii, Matteo stia facendo segnare i suoi migliori risultati. Lo avevamo lasciato una settimana fa nella tappa con arrivo a Bagno di Romagna. Matteo era giunto 35° e la sua classifica generale segnava un 67° posto. Il colombiano Egan Bernal comandava la classifica generale e indossava quindi la maglia rosa. Un primo lampo è arrivato per il ciclista valposchiavino nella 14ma tappa, con arrivo sul Monte Zoncolan, nel quale Matteo è giunto in 30ma posizione, recuperando ben 15 piazze in classifica generale risalendo quindi al 52° posto. Ma era soltanto l’inizio.
La prestazione più brillante fino ad ora di Badilatti in questo Giro d’Italia, e quella che più di ogni altra ne ha messo in rilievo le qualità tecniche, doveva ancora venire: nella 17ma tappa del 26 maggio con arrivo a Sega di Ala, infatti, è letteralmente volato restando per buona parte della frazione nel gruppo di testa, e arrivando a soli 6’17’’ dal vincitore Daniel Martin. L’irlandese è per Matteo una vecchia conoscenza, visto che appartiene alla squadra in cui Badilatti militava fino a pochi mesi or sono, la ISRAEL START UP NATION.
Infine, una nota riguardante la classifica generale: grazie a quest’ottima tappa Matteo Badilatti risaliva alla 40ma posizione, migliorandosi ulteriormente di una piazza nella successiva con arrivo a Stradella nella quale è giunto con il gruppo.
Per quanto riguarda il leader della classifica generale, al vertice vi è sempre Egan Bernal della INEOS GRANADIERS, con un vantaggio di 2’21” su Damiano Caruso della BAHREIN VICTORIOUS e perciò i giochi non sono ancora chiusi.
Sarà interessante seguire la 19ma e 20ma tappa che presentano caratteristiche adatte a Matteo, per vedere se ci potrà regalare qualche altra soddifazione, in un Giro d’Italia d’esordio che lo ha visto comunque superare ampiamente le aspettative.
Maurizio Zucchi
Grande Matteo. In questi ultimi anni mi hai fatto ritornare la grande passione per il ciclismo, che è uno sport, non un gioco, come ho letto oggi su uno striscione sullo Spluga. Cercare ogni giorno il numero 122 nel gruppo è diventata una piacevole consuetudine. Facci sognare ancora a lungo.
Grande Matteo…primo frà gli Svizzeri al suo primo Giro D’Italia👍👍👍👍👍
Molto bene! Bravo Matteo.
Grande prestazione! Bravo