Raccomandazioni di voto del PLD

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Il 13 giugno 2021 saremo chiamati ad esprimerci in merito a numerose tematiche. Per sostenere i cittadini nelle loro decisioni, il PLD Valposchiavo approfondirà ogni settimana (in ordine casuale) tutti i temi in votazione. Qui di seguito l’approfondimento degli ultimi tre oggetti in votazione.

Legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT)
I recenti eventi in Svizzera (Lugano e Morges) e all’estero (Vienna e Nizza) dimostrano che la Svizzera non è un’isola quando si tratta di minacce terroristiche. Al contrario, la complessità delle minacce è aumentata. Per questo motivo, l’Ufficio federale di polizia deve essere dotato degli strumenti necessari per proteggere adeguatamente la popolazione svizzera nel contesto della nuova situazione di minaccia. La nuova legge fornisce la base legale per intervenire anche prima che venga commesso un crimine.

Le misure previste dal MPT sono specificamente orientate alle singole minacce. Inoltre, ogni misura è proporzionata a causa della sua limitazione temporale ed è salvaguardata dallo stato di diritto: ogni misura deve essere richiesta dai cantoni o dai servizi segreti federali all’Ufficio federale di polizia fedpol. La misura più restrittiva, gli arresti domiciliari, deve essere approvata da un tribunale. Invece di imporre restrizioni generalizzate alla libertà, come avviene all’estero, la MPT soppesa gli interessi e valuta i singoli casi per proteggere la sicurezza della popolazione. Questo è particolarmente importante per i liberali: bisogna determinare caso per caso se una misura è giustificata e se gli interessi della sicurezza superano gli interessi dell’individuo, in modo che una restrizione della libertà possa essere imposta. Il progetto di legge si basa quindi sul principio che la radicalizzazione deve essere contrastata principalmente con misure sociali, integrative o terapeutiche. Tali misure devono essere prese in particolare nelle prime fasi della radicalizzazione.

Questi tipi di misure hanno già dimostrato il loro valore e permetteno di combattere il terrorismo in modo più efficace. Misure e strumenti come quelli previsti dalla MPT sono già utilizzati oggi per affrontare la violenza domestica e il teppismo. Si può vedere che queste misure potrebbero essere usate con successo nell’area dell’antiterrorismo in particolare: esse permettono un migliore controllo dei potenziali terroristi in tutte le fasi della radicalizzazione – dalle fasi iniziali della radicalizzazione, attraverso l’accusa, fino alla reintegrazione. La MPT permette quindi una lotta più efficace contro le attività terroristiche attraverso l’uso di misure collaudate.

Il PLD Valposchiavo raccomanda di sostenere con convinzione la legge per la lotta al terrorismo.

Abrogazione della legge sugli assegni maternità
Nel 1992 il nostro Cantone ha introdotto la legge sugli assegni di maternità con lo scopo di sostenere le famiglie in difficoltà finanziaria nei 10 mesi successivi alla nascita di un figlio. Questo aiuto economico sopperiva la mancanza di una legislazione federale in tal senso.

Le neomamme hanno sempre più il desiderio di continuare a far parte del mondo lavorativo anche dopo la nascita di un figlio. Questo non solo allo scopo di far carriera, che spesso passa in secondo piano, ma per molte gratificazioni quali: la realizzazione personale; il piacere del lavoro; la messa in pratica delle conoscenze acquisite; la possibilità di frequentare un ambiente diverso da quello casalingo; e non da ultimo, il contributo economico al bilancio familiare. Questa legge cantonale sugli assegni maternità è in netto contrasto con questo desiderio. I datori di lavoro sono ben felici di poter contare su questa forza lavoro e di non perdere delle competenze importanti. Anche per questo la politica familiare promuove il reinserimento professionale e la conciliabilità fra maternità e lavoro. La legge sugli assegni maternità risulta in contrapposizione con l’attuale politica creando addirittura degli incentivi negativi allo svolgimento di una professione.

Attualmente, solo una piccola percentuale di genitori approfitta degli assegni di maternità cantonali. Molti di essi, al termine del diritto a tali assegni, sono purtroppo costretti a chiedere altri finanziamenti. La proposta di abrogazione non è intesa quale diminuzione degli aiuti economici alle famiglie in difficoltà. Al contrario, intende migliorare il coordinamento

dei vari sistemi contributivi. Gli attuali beneficiari degli assegni maternità potranno far richiesta di sostegno presso altre istituzioni sociali già attive. Per sgravare ulteriormente le famiglie con problemi economici, sarà adeguata l’attuale legge sugli aiuti sociali e non vi sarà obbligo di restituzione dei fondi percepiti nei 12 mesi consecutivi alla nascita di un figlio.

Dal profilo della ripartizione dei costi fra Comuni e Cantone, l’abrogazione della legge sugli assegni di maternità risulterà neutra. Si intende infatti compensare i maggiori costi sociali, a cui dovranno far fronte i Comuni, con una maggior partecipazione cantonale all’assistenza ai bambini complementare alla famiglia. In questo senso si miglioreranno le possibilità, di entrambi i genitori, di rientrare nel mondo del lavoro dopo la nascita di un figlio.

La regolamentazione federale in materia di indennità di maternità (lMAT), approvata nel 2005, unita al buon sistema svizzero di sicurezza sociale, rendono la legge sugli assegni maternità obsoleta e superflua.

Il PLD Valposchiavo sostiene la raccomandazione del Gran Consiglio e invita i cittadini ad approvare l’abrogazione della legge sugli assegni maternità.

Iniziativa popolare cantonale “Per una caccia rispettosa della natura ed etica”
Questa iniziativa si basa su una posizione fondamentalmente critica rispetto alla caccia. Suggerisce che la caccia grigionese non sia né etica né rispettosa della natura. Inoltre, si mette in discussione le fondamenta stesse del sistema di caccia attuale, senza raggiungere i propri obiettivi di protezione degli animali.

L’iniziativa comporta nove rivendicazioni, che elenchiamo senza trattarle in dettaglio:

  • Protezione di cerve gravide o con dei piccoli e dei vitelli di cervo, nonché́ di capriole con dei piccoli e dei capretti.
  • Divieto della caccia d’agguato e con le trappole.
  • Divieto della caccia agli uccelli.
  • Divieto generale di caccia a partire dal 1° novembre con riferimento a tutti gli animali selvatici ad eccezione del cervo.
  • Rappresentanza paritetica in seno alla Commissione per la caccia (cacciatori/animalisti e non cacciatori).
  • Limiti di alcolemia conformemente alla legislazione sulla circolazione stradale nell’esercizio della caccia.
  • Verifica periodica dell’idoneità̀ alla caccia e della mira nonché́ divieto di usare munizioni contenenti piombo.
  • Divieto di portare a caccia minori di 12 anni e divieto di motivare i minori a scuola a diventare cacciatori.
  • Ricorso restrittivo all’abbattimento di singoli capi da parte degli organi di vigilanza della caccia in caso di danni straordinari causati dalla selvaggina.

La caccia grigionese vanta uno standard molto elevato in materia di ecologia e di protezione degli animali, riconosciuto nel resto della Svizzera e all’estero. La protezione e la cacciabilità delle specie di selvaggina vengono verificate e adattate su base continua. Per esempio, negli ultimi anni, sono stati introdotti: un ampio divieto della caccia con le trappole; il tiro di caccia obbligatorio; l’utilizzo di pallottole e pallini senza piombo. In questo modo molte richieste dell’iniziativa sono già in vigore.

Oltre all’abolizione della caccia agli uccelli, il nucleo dell’iniziativa riguarda l’estensione della protezione dei piccoli e delle loro madri, nonché il prolungamento dei periodi di protezione. Tuttavia, l’iniziativa non raggiunge gli obiettivi preposti di evitare la caccia nei mesi invernali e quella ai piccoli e alle loro madri. La caccia alta (con inizio anticipato ad agosto) sarebbe completata da una caccia a regia, organizzata dallo Stato (in inverno, durante periodi ancora più lunghi rispetto a quelli odierni), per garantire la regolazione degli effettivi di cervi e caprioli.

I punti riguardanti il test alcolemico (da parte dei guardiani della selvaggina nelle zone di caccia), il divieto di portare a caccia minori di 12 anni e il divieto di motivare i minori a scuola a diventare cacciatori, sarebbero degni di una dittatura ma non di una società basata sulla libertà e il rispetto dello Stato per i suoi cittadini!

È dunque con buona coscienza che invitiamo a respingere questa iniziativa.

I nostri consigli di voto per gli altri temi in votazione:

NOIniziativa popolare «Acqua potabile pulita e cibo sano – No alle sovvenzioni per l’impiego di pesticidi e l’uso profilattico di antibiotici»
NOIniziativa popolare «Per una Svizzera senza pesticidi sintetici»
SILegge COVID-19
SILegge sul CO2
SILegge per la lotta al terrorismo
SIRevisione parziale della Costituzione cantonale, nuovo sistema per l’elezione del Gran Consiglio
NOIniziativa popolare cantonale “Per una caccia rispettosa della natura ed etica”;
SIReferendum, Abrogazione della legge sugli assegni maternità dell’8 dicembre 1991