Il Consiglio federale vuole consentire a Postfinance di essere attivo nei settori dei prestiti e dei mutui ipotecari. Inoltre, vuole preparare la privatizzazione totale dell’organismo finanziario della Posta. Dal punto di vista del SAB – Gruppo svizzero per le regioni di montagna – questo progetto deve essere respinto. Perché in questo caso, il gruppo postale verrebbe indebolito e il finanziamento del servizio universale verrebbe rimesso in questione.
Il SAB sostiene l’intenzione del Consiglio federale di dare a Postfinance un maggiore margine di manovra, consentendogli di commercializzare dei crediti e delle ipoteche. Ciò permetterà di accrescere i profitti di Postfinance. Le entrate di Postfinance contribuiscono in maniera sostanziale al finanziamento del servizio postale universale. Dal punto di vista del SAB, l’ampliamento delle attività commerciali di Postfinance ha senso solo se quest’ultimo continua ad essere parte integrante del gruppo postale, in modo che i suoi ricavi siano ancora utilizzati per finanziare il servizio di base. In caso di privatizzazione parziale o totale di Postfinance, ciò non sarebbe più così. I suoi ricavi sarebbero versati a un proprietario attualmente indefinito, che potrebbe persino avere la sua sede all’estero. Il SAB respinge pertanto fermamente qualsiasi forma di privatizzazione di Postfinance.
Per il SAB, è importante che tutti i residenti e le imprese di questo paese abbiano un servizio universale di qualità. Quest’ultimo gode di uno stato molto elevato in Svizzera. Molte azioni politiche lo testimoniano. Nel settore postale in particolare, in questi ultimi anni sono stati presentati numerosi interventi parlamentari contro lo smantellamento del servizio di base e per domandare il suo rafforzamento. Questo aspetto deve essere preso in considerazione nel futuro sviluppo del servizio universale.
Il servizio universale comprende i servizi postali e le transizioni di pagamento. Queste prestazioni possono essere fornite solo appoggiandosi ad una fitta rete di punti d’accesso. Il servizio universale ha quindi un prezzo. Nel suo ultimo rapporto annuale, Postcom indica anche che i costi postali non coperti ammontano a 231 milioni di franchi per il servizio universale. Oggigiorno, la Posta può coprire questi servizi da sola. Postfinance vi contribuisce in modo significativo. Nel 2020, 56 milioni di franchi sono stati versati da Postfinance a favore del servizio di base. Bisogna fare in modo che la Posta possa continuare a finanziare essa stessa il servizio pubblico. In questo caso, il contributo di Postfinance è essenziale.
Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB)