“Trail Care Woche”, idea premiata e di successo per la Valposchiavo

0
1143
Foto di Melody Sky

E’ recente la notizia che Vivabike Valposchiavo è stato premiato come “Most Innovative Trail Crew 2021” dalla International Mountain Bicycling Association Europe (IMBA Europe) per la “Trail Care Woche” (settimana della cura dei sentieri). Questo servizio, che ha il suo momento di massima visibilità durante la settimana di lavori (nel 2021 dal 23 al 28 maggio), vede però anche un’instancabile ricerca e progettazione di due volontari, che durante tutto l’anno si occupano dei sentieri valligiani.

Da ormai da più di 3 anni, infatti, Matteo Godenzi e Francesco Lanfranchi ascoltano, scovano, visitano, valutano e pianificano la pulizia di sentieri già esistenti e in disuso in Valposchiavo. La loro attività è chiamata “trail recycling”, quindi non la creazione di nuovi sentieri, ma il riciclaggio di quelli già esistenti, oggi poco utilizzati, ma che possono essere riportati a nuova vita.
Per stessa ammissione dei due appassionati biker, il lavoro che c’è dietro alla “Trail Care Woche” non è ancora abbastanza conosciuto a livello locale. Il premio di fine giugno e gli onori della cronaca hanno aiutato, ma tanto altro c’è ancora da dire. Il Bernina, con lo scopo di informare i suoi lettori sulla bontà del lavoro svolto dai due amici di Vivabike, li ha raggiunti per un’intervista.

Alcune foto dell’edizione 2019 a cura di Alessandro Belluscio

“Il premio è stato abbastanza inaspettato, – ci spiega Francesco Lanfranchi – non perché non credessimo nel valore di quello che facciamo, ma perché l’iscrizione al concorso è stata fatta quasi per gioco da Kaspar Howald e ci vedeva concorrere con circa 96 progetti altrettanto validi. La vittoria è stata una sorpresa, ma ha confermato che quello che facciamo, pur semplice che sia, ha un grande valore”.

La “Trail Care Woche” di quest’anno ha accolto 16 entusiasti ospiti (e le richieste erano molte di più) insieme a una delegazione di 3 inviati speciali dell’azienda di abbigliamento sportivo e tecnico Patagonia (una fotografa, un blogger e un rappresentante marketing). Il celebre marchio sportivo con impronta molto verde, già prima del premio ricevuto, sosteneva il progetto di Vivabike. In cambio di vitto e alloggio, questo gruppo di poco più di 20 persone ha contribuito per cinque giorni (da lunedì a venerdì), gratuitamente, al recupero di vecchi sentieri abbandonati o in disuso. Al venerdì sera e durante il fine settimana il gruppo di lavoratori si è infine unito agli altri bikers, per una meritata partecipazione al Vivabike festival. L’utilizzo di veicoli a motore durante tutta questa settimana è stato ridotto al minimo, sempre in ottica di riguardo per l’ambiente.

Alcune foto dell’edizione 2020 a cura di Alessandro Belluscio

“Il premio, per cui ho una grande soddisfazione al di là di quella già ricevuta dai risultati con gli ospiti a fine maggio, ha dato molto rilievo alla settimana che viene organizzata, – ci racconta Matteo Godenzi – questo però forse fa passare in secondo piano il vero scopo di quello che facciamo e quanto c’è dietro a questa settimana. Il nostro obiettivo, svolgendo questo “servizio alla comunità”, non è quello di avere 200 bikers in Valposchiavo ogni settimana, non riguarda la quantità, ma la qualità e la conoscenza del territorio. Per noi la bici e la pulizia dei sentieri sono solo dei mezzi per far conoscere, per far vivere appieno la Valposchiavo in tutti i suoi aspetti”.

“Vi è anche un altro scopo nel servizio che facciamo, – interviene Francesco – che forse non è evidente quanto il rendere più appetibile il territorio ai visitatori della Valposchiavo pulendo i sentieri, ma per noi è altrettanto importante. Sto parlando di offrire la possibilità di spostare una parte di bikers dai sentieri ufficiali escursionistici, in favore dei sentieri riciclati di VivaBike, riducendo in tal modo il conflitto tra bikers ed escursionisti, che ultimamente sta prendendo sempre più piede in Valposchiavo”.

Alcune foto dell’edizione 2021 a cura della fotografa Melody Sky 

“Durante l’anno il nostro impegno volontario (entrambi abbiamo un altro impiego al 100%) non si riduce a cercare ospiti per la “Trail Care Woche”, – spiegano insieme Matteo e Francesco – andiamo sui sentieri di persona durante il nostro tempo libero, cerchiamo fra i tracciati dimenticati delle “vii da lì sclenzuli” (la “sclenzula” era una slitta di legno carica di fieno o legname, trainata da una mucca in valle partendo dagli alpeggi e dai monti, creando così, con i tanti passaggi, delle vere e proprie vie di collegamento), nei maggesi, sul fondovalle… allo scopo di trovare tracce di sentieri, storici e non, dimenticati, in attesa di una nuova vita. Ci sediamo anche per le vie del Borgo, ascoltando gli anziani, i loro aneddoti, per avere idea di dove cercare la prossima volta”.

Attualmente, insieme a Valposchiavo Turismo, si sta pensando di raddoppiare la “Trail Care Woche” con una settimana aggiuntiva in autunno.

“Dobbiamo sempre puntare sulle cose particolari grazie alle quali ci distinguiamo da altre destinazioni, – commenta Kaspar Howald, direttore di Valposchiavo Turismo – il nostro modo di gestire i trail (sentieri/tracciati) è una cosa particolare e la “Trail Bau Woche” è un veicolo molto importante per la comunicazione dalla nostra offerta bike. Per questo motivo alla “Trail Care Woche” e a tutto quello che riguarda la nostra cura per i percorsi verrà assegnato un ruolo principale nel marketing del settore bike. Il mio augurio è quindi quello di riuscire a raddoppiare al più presto la “Trail Care Woche” intensificando in questo modo anche il nostro marketing”.


Ivan Falcinella

Ivan Falcinella
Membro della redazione