Sostenibilità, demografia e competitività

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Lo scorso 20 agosto l’UBS Chief Investment Office GWM ha pubblicato il rapporto Cantonal Competitiveness Indicator (CCI), che analizza il potenziale di crescita dei Cantoni svizzeri sul lungo termine (Autori Katharina Hofer e Matthias Holzhey). Si tratta di una pubblicazione stimolante che permette di tornare su alcune considerazioni su sostenibilità e demografia. Ancora una volta Zugo è al vertice della classifica, mentre i Cantoni di montagna Giura, Vallese e Grigioni sono agli ultimi posti per potenziale competitivo (tra i tre il migliore è proprio il nostro, 24esimo come nel 2019). Interessante osservare che Soletta ha realizzato la migliore prestazione rispetto al 2019, guadagnando tre posizioni grazie, si legge nel rapporto, alla riduzione della tassazione sulle persone giuridiche.

Tuttavia, si osserva, ci sono altre due variabili che influenzano le prestazioni: la demografia (ne abbiamo parlato di recente) e i settori di sviluppo. Ebbene la tendenza demografica è decisiva perché impatta direttamente sulla numerosità della popolazione attiva e sulla potenziale forza lavoro. Ticino e Grigioni condividono un invecchiamento della popolazione più veloce di quanto stimato, invecchiamento che influenza inevitabilmente la disponibilità di popolazione attiva. La pandemia, invece, risulta avere un effetto minore sulla competitività dei Cantoni nel lungo periodo; nonostante l’impatto sulle finanze, i Cantoni sono ottimisti e i bilanci 2021 non mostrano deficit sostanziali rispetto a quanto già rilevato (fanno eccezione Ticino e Ginevra). Come tutte le classifiche, più che il valore assoluto del risultato interessano le misure delle variabili esogene ed endogene che contribuiscono a realizzare il totale; ebbene, in un orizzonte temporale di media – lunga durata, i Grigioni sono particolarmente capaci nelle aree del governo delle finanze e dei costi locali. Sono ben 56 le variabili che costituiscono il CCI, organizzate in otto macroaree. L’ICC si basa sull’analisi comparativa delle variabili; per calcolare il valore CCI, che descrive il potenziale rispetto alla crescita sostenibile della prestazione economica, per ogni Cantone si calcola il valore medio dei punteggi delle otto macroaree; più elevato è CCI maggiore è la competitività rispetto agli altri Cantoni. Come si legge nel rapporto “I Cantoni con un’elevata competitività relativa probabilmente cresceranno sul lungo termine più dell’economia svizzera nel suo insieme. Viceversa, nei Cantoni con bassa competitività relativa è prevedibile una crescita inferiore alla media”.

Diamo insieme un’occhiata alla prestazione del nostro Cantone. Su una scala da 1 a 100 nella macroarea “Struttura economica” i Grigioni totalizzano 35; quest’area misura l’intensità di export, la presenza o meno di rischi legati all’esistenza di cluster industriali (poche industrie sul territorio e buona parte dell’economia legata a quelle industrie), la concentrazione di asset rispetto alla diversificazione. Undici è il punteggio totalizzato nel segmento “Innovazione”, area in cui si misura anche la percentuale di cittadini impegnati in ricerca e sviluppo, il numero dei brevetti, gli investimenti del venture capital, il numero delle start up operative e delle nuove aziende create. Nell’area “Capitale Umano” (si misurano disponibilità locale di forza lavoro formata e specializzata, migrazione di diplomati e laureati tra i catoni, livello di educazione della popolazione) i Grigioni totalizzano 18. Il “Mercato del Lavoro” è valutato in funzione della popolazione attiva e della valorizzazione delle potenzialità dei territori oltre alla misura della percentuale di pensionati, disoccupati e popolazione sussidiata; in quest’area i Grigioni totalizzano settantandue. La “Facilità di Accesso” definisce la rapidità di accesso alle infrastrutture (aeroporti per esempio; Basilea, Ginevra, Zurigo e Milano), ai mercati, agli approvvigionamenti, ai centri regionali, alle università; il calcolo qui è fatto rispetto ai tempi di percorrenza sia con i trasporti pubblici che con quelli privati; per i Grigioni il punteggio è zero. La “Catchment Area” fa totalizzare due; si riferisce al numero di persone che possono raggiungere un’area in uno specifico tempo, un dato interessante per le aziende, fornitori e compratori. Settantadue è il punteggio acquisito nella macroarea “Cost Environment” che descrive i costi locali e include gli affitti, il prezzo dell’energia, salari e tasse, esenzioni e sgravi per ricerca e sviluppo. Ottantacinque, infine, è il punteggio maturato nell’area dedicata alle finanze statali, macroarea che misura anche l’uso sostenibile di risorse finanziarie scarse, gli investimenti, l’amministrazione lean, la gestione del livello di debito.


Chiara Maria Battistoni