Venerdì 13 novembre, presso le ex scuole di Campocologno, è andata in scena la Notte del Racconto 2021, dedicata ai bambini così come agli adulti; la seconda parte, sulle tre previste, tutte in orari differenti, è stata suddivisa in due momenti. Dopo un saluto iniziale e la presentazione del tema della serata, ovvero “Il nostro pianeta – La nostra casa”, è cominciata la prima parte, dedicata alla lettura scelta di un racconto. La lettura è stata accompagnata da suoni e musiche realizzate da diversi strumenti dal vivo, che hanno reso la storia ancora più immersiva per gli ascoltatori.
Al pubblico è stato proposto un racconto intitolato “La città dei fiori” che narra la storia di una città distopica in cui la modernizzazione e l’industrializzazione sono state favorite, progredendo così a dismisura e portando drastiche conseguenze a sfavore della natura, come ad esempio l’eliminazione dei fiori e delle farfalle. La storia ha però un lieto fine, perché un giorno compare di nuovo una farfalla dando speranza agli abitanti, l’inizio di una rinascita.
La seconda parte della serata è stata dedicata al teatro “Topo Tizzo e la pietra di fuoco”. La scena raccontava la storia di topo Tizzo e dei suoi amici topi, che un giorno trovano delle pietre di fuoco nelle profondità della montagna, pietre molto speciali che illuminano e riscaldano. Topo Tizzo si rende conto, dopo aver preso per sé la pietra, che in cambio dovrà ridare alla montagna qualcosa di altrettanto importante. Così agiscono anche gli altri topi, facendo la scelta giusta, e la montagna li ringrazia per il loro gesto.
La messa in scena ha quindi trasmesso il proprio messaggio al pubblico: gli uomini dovrebbero avere con la Terra un rapporto di dare e avere. Se noi prendiamo qualcosa dalla Terra, dobbiamo anche ridare in egual misura. Se invece prendiamo risorse naturali a dismisura, non rimane più nulla.
L’augurio della Notte del racconto di quest’anno, pertanto, è stato quello che gli uomini possano avere cura della Terra, il pianeta su cui siamo ospitati, così che anche le prossime generazioni possano trovare una casa pronta ad accoglierli.