Da qualche anno, Il Bernina, durante le festività natalizie, propone ai lettori una speciale rubrica alla ricerca di personalità, associazioni o eventi che, nel corso dell’anno, si sono distinti in positivo.
In occasione del 50° anniversario del suffragio femminile in Svizzera, abbiamo deciso di proporre una serie di interviste alle donne valposchiavine impegnate in politica. (Marco Travaglia)
Come riassumeresti il tuo 2021 “politico”?
Anno ancora particolare. Nonostante la pandemia, il lavoro e i problemi da affrontare e risolvere non sono venuti a meno. Quest’anno, malgrado il COVID siamo potuti tornare a presenziare in sala Torre per le sedute di Giunta.
Quanto tempo alla settimana, in media, dedichi al tuo partito?
Se non ci sono sedute di Giunta non dedico molto tempo; naturalmente, la settimana prima delle sedute, la documentazione va guardata e bisogna essere preparati e quindi si fa subito ad arrivare a 5 ore.
Se non fossi politicamente impegnata, a cos’altro dedicheresti questo tempo?
Mi prenderei più tempo per me stessa. Io amo molto fare sport, in particolare mi dedico, appena posso, a fare delle belle pedalate in bici. D’inverno, invece, opto per le gite col mio cane Napo e di tanto in tanto vado in palestra.
Perché, secondo te, poche donne, anche se tante avrebbero le capacità, si candidano in politica?
Ma, non mi sembra che poche donne si candidino in politica, anzi sempre di più… Se guardiamo anche a livello vallerano, in confronto agli anni passati, noi donne siamo ben rappresentate.
Per gli elettori (e le elettrici) c’è differenza tra un uomo e una donna in politica?
Non penso ci sia differenza… Contano le argomentazioni che siamo in grado di proporre.
Chiaro che tutto ciò implica sacrificare tanto tempo libero a favore del bene pubblico e di conseguenza sempre di più si fatica a trovare candidati.
Al di là della politica, pensi che la parità tra uomo e donna sia rispettata in Valposchiavo? E a livello cantonale e federale?
Sì, penso a tutte le donne che hanno la possibilità e i mezzi per lavorare percentualmente o a tempo pieno e per gestire una propria attività, che abbiano famiglia o meno; sono trattate e rispettate allo stesso modo.
Se potessi, con una bacchetta magica, realizzare un’opera in Valposchiavo o risolvere un problema, quale sarebbe?
Innanzitutto, tornare alla normalità come prima del periodo di COVID; come opera, invece, realizzerei un bel centro polisportivo con una piscina olimpionica e un centro wellness.