Libertà dalle nostre parti

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Con il nuovo anno riproponiamo, su iniziativa del presidente de “Il Bernina” Bruno Raselli, una serie di editoriali scritti da persone vicine al nostro giornale. Il tema trattato riguarda la Libertà, declinato in diversi ambiti della nostra vita.
Questo fondamentale stato di autonomia esistenziale, in questi ultimi due anni, è stato messo alla prova. In che modo? Come è cambiata la nostra vita a livello personale e famigliare, ma anche sociale? 

I primi tre simboli che sono affiorati alla mia mente in tema di libertà sono stati la Statua della Libertà, lo stemma del Canton Vaud e lo stambecco che domina la bandiera del Canton Grigioni. Il magnifico monumento della Dea Ragione raffigurante una donna con in mano una fiaccola, simbolo del fuoco della libertà eterna domina la baia di Manhattan nel porto di New York. La statua fu offerta dai francesi verso la fine del XIX secolo in segno di riconoscenza agli Stati Uniti per l’accoglienza riservata all’immigrazione europea. Nella bandiera del Canton Vaud, cantone a cui sono legato per aver trascorso un periodo importante della mia gioventù, troneggia la scritta “Liberté et Patrie”; questo per evidenziare l’indipendenza ottenuta dal dominio bernese.

Ma torniamo dalle nostre parti; lo stambecco raffigurato nella bandiera del Canton Grigioni e precedentemente emblema della Lega Caddea, è sicuramente un simbolo di grande libertà che la maggioranza dei suoi cittadini porta dentro di sé quale tesoro di assoluto ed irrinunciabile valore!

Libero senza alcun vincolo? Non è proprio così! Lo impariamo sin da piccoli in casa, all’asilo e a scuola, poi facendo il servizio militare e così via per tutta la vita!

Negli ultimi tempi, sembra che la voglia d’indipendenza e quindi di maggiore libertà sia in crescita. In passato la maggioranza degli studenti di economia mirava ad una carriera che offrisse dei buoni riscontri finanziari; ora, sembra che il vento sia girato ed i giovani, grazie anche alle nuove tecnologie, prediligono innanzitutto l’indipendenza. 

La storia è testimone di tante lotte per la libertà e l’indipendenza! Se si osserva bene l’indole di popoli e etnie, anche dopo più generazioni, si nota una diversa predisposizione e sensibilità a questa tematica, segno che questo imprinting rimane nel DNA delle persone. Nella nostra Confederazione, le singole etnie hanno a volte un approccio ed una sensibilità diversa per l’autonomia data dal sistema federalistico. Anche nei discendenti dell’antica Rezia lo spirito d’indipendenza è ancora molto presente.

In passato, i regimi totalitari hanno trovato terreno fertile nella predisposizione del loro popolo, avvalorando la tesi secondo cui sia più importante la tendenza del gregge rispetto alla volontà di colui che lo vuole guidare.

La libertà è come la salute, te ne accorgi e le dai importanza quando incomincia a vacillare.  Negli ultimi tempi, la pandemia ci ha colti impreparati e le diversità d’opinione sono affiorate in modo destabilizzante. Il tutto  nel segno della libertà. La materia è complessa e da profani non è facile decidere. E allora cosa fare? Non illudendomi di riuscire ad approfondire seriamente il tema navigando in internet, mi affido alla serietà ed onestà di chi ha dedicato la propria vita allo studio della scienza medica; poi siamo in democrazia, ed i suoi meccanismi, piaccia o meno, vanno accettati.

L’anarchia non è libertà!

3 COMMENTI

  1. Caro Donato, mi chiamo Nando e non Nanu, che è uno pseudonimo che uso per le mie poesie.
    Ti consiglio di ascoltare Addio Lugano bella… cantata da Milva, Guccini, Svampa e Gaber. Mi dispiace che non sai cos’è L’ANARCHIA e ti consiglio di documentarti. Con simpatia Nando.

  2. Caro Nanu,
    Per vivere in libertà, volenti o nolenti, ci sono delle regole da rispettare; poi ci si batte per eliminarle o ottimizzarle. L’anarchia non accetta nessuna regola.
    Leggerò il libro “Anarchia idee per l’umanità liberata”; intanto devo finire “Lotta o declino” dello stesso autore.
    Sicuramente c’è tanto da fare!
    Con altrettanta simpatia.
    Donato Cortesi

  3. L’anarchia è libertà e ti consiglio di leggere Anarchia idee per l’umanità liberata di Noam Chomsky. Devi pensare prima di scrivere una frase finale così sciocca. Io sono anarchico e sono libero e felice come la mia amica Nadia che mi ha regalato questo libro per il mio 70o compleanno. Con simpatia Nando Nussio.