La sostenibilità come opportunità per il turismo della Valposchiavo

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Le video conferenze, o i “webinar”, come si chiamano i seminari online, sono diventate negli ultimi anni la prassi. Dopo un periodo di entusiasmo, però, spesso è capitato di avere un numero di partecipanti ridotti in questi eventi.
Proprio per questo la folta partecipazione all’incontro di presentazione su Swiss-tainable (oltre quaranta persone collegate) tenutosi oggi, giovedì 17 febbraio, è già di per sé una buona notizia. Non solo buona, ma anche indicativa dell’interesse che il tema della sostenibilità è capace di catalizzare in Valposchiavo.

L’incontro, organizzato da Valposchiavo Turismo, era stato lanciato da un comunicato stampa apparso anche sulle pagine del Bernina.

La relatrice, Letizia Elia, della redazione di Svizzera Turismo, ha esordito spiegando l’origine del termine, una fusione delle parole “Swiss” e “Sustainable”, cioè, appunto, sostenibile.
La pandemia del Covid-19 ha evidenziato una tendenza a richiedere destinazioni meno frequentate, sostenibili, al viaggiare lento e all’uso dei trasporti terrestri. I turisti sembrano sempre più desiderare viaggi a corta distanza, all’interno dei propri confini nazionali o dei Paesi vicini.

La Svizzera ha una consolidata fama nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità: dal piano per la neutralità climatica (da realizzarsi entro il 2050) alla riconosciuta qualità ambientale, innanzitutto dell’aria e dell’acqua. Ultimo, ma non meno importante, il capillare ed efficiente trasporto pubblico, che insieme ai già citati fattori ha issato la Confederazione in cima alle classifiche di sostenibilità di tutto il mondo. Ma, forse, non pubblicizza molto i propri traguardi: da questa esigenza nasce l’idea di Swiss-tainable.

“Non è – sostiene la Elia – l’ennesimo certificato, ma piuttosto una sorta di mappa nella giungla dei molti certificati. Con due vantaggi: sarà visibile grazie alla potenza comunicativa di Svizzera Turismo e sarà gratuito”.
Tre i gradi di coinvolgimento. Il primo “committed” per le imprese che sono interessate alla sostenibilità, ma ancora non possiedono certificazioni specifiche, il secondo, “engaged”, per chi già possiede un certificato che attesta il raggiungimento di determinati standard di sostenibilità, e il terzo, “leading” per coloro che possiedono certificati ad ampio riconoscimento. Quest’ultimo gruppo verrà poi inserito anche negli standard di sostenibilità di Booking.

La Valposchiavo, a sua volta, con iniziative come 100% Valposchiavo Bio, con le pionieristiche esperienze nel car-sharing elettrico, con gli esperimenti di produzione fotovoltaica e con le molte iniziative anche di singole imprese portate avanti negli ultimi anni è senza alcun dubbio un luogo che ha già in parte fatto propri i principi della sostenibilità.
Non stupisce perciò scoprire che Valposchiavo Turismo ha già aderito a Swiss-tainable, perlomeno al suo livello I. Anche un’altra realtà turistica della Valposchiavo (solo le aziende turistiche o che organizzino azioni turistiche quali visite guidate alle proprie strutture possono accedere al programma) aderisce a Swiss-tainable. All’interno del Cantone abbiamo invece 72 aderenti, il 10% circa di tutte quelle svizzere.

Dopo alcune domande, che testimoniano un cauto interesse verso il programma anche del presidente degli albergatori Claudio Lardi, Valposchiavo Turismo e la stessa Svizzera Turismo hanno offerto la propria assistenza a coloro che volessero essere informati o desiderassero far parte di Swiss-tainable.

Maurizio Zucchi
Membro della redazione