RSI e Grigionitaliano: al peggio non c’è mai fine

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Se fosse necessaria un’ulteriore prova per dimostrare lo scarso interesse e la sfuggevole attenzione che la RSI rivolge al Canton Grigioni in generale e alla sua vita politica in particolare, eccola servita. Mercoledì 13 aprile il sito della RSI e Teletext danno conto di un sondaggio svolto in vista delle prossime elezioni cantonali secondo cui a vincere sarebbe soprattutto l’UDC, prima forza politica nel Parlamento e di nuovo presente alla Casa Grigia. Fin qui tutto bene, poi il patatrac quando si informa che il Consiglio di Stato sarebbe pertanto formato dai rieletti Mario Cavigelli (Centro) e Peter Peyer (PS) e dai nuovi Camilla Meissen (Centro), Roman Hug (UDC) e Martin Bühler (PLR). Due nomi sbagliati su cinque: Mario Cavigelli invece di Marcus Caduff e Camilla Meissen invece di Carmelia Maissen. Bisogna veramente mettercela tutta per arrivare a tanto e non oso nemmeno immaginare una leggerezza (si fa per dire) del genere compiuta in chiave ticinese. E così, al solito compitino che la RSI si limita a svolgere per le elezioni cantonali grigionesi, quest’anno si aggiunge la scorrettezza informativa, altrimenti detta presa per i fondelli. Serve altro per capire una volta per tutte che per la RSI le terre retiche continuano a contare come il due di picche?


Marco Tognola

1 COMMENTO

  1. Risposta personale ma da impiegato RSI: gli errori sono fastidiosissimi, e nel giornalismo sappiamo che – anche se fossero su dettagli – minano la credibilità del tutto.
    Detto questo trovo totalmente scorretto quanto scritto. Chi non vuole vedere, ascoltare e leggere quanto la RSI fa per garantire una dignitosa copertura dell’attualità retica lo può fare soltanto perché non segue la RSI, o perché questo tipo di polemiche sono diventate talmente facili da risultare stucchevoli.